La Nuova Sardegna

Sassari

«Anche l’eolico alla Marinella»

di Gavino Masia

All’inaugurazione del parco fotovoltaico Molino (Eni New Energy) annuncia i nuovi progetti energetici

11 febbraio 2020
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PORTO TORRES. Eni New Energy – società della multinazionale che opera in Italia – ha inaugurato ieri mattina il parco fotovoltaico che occupa un’area di 570mila metri quadri all’interno del comparto industriale della Marinella. È l’impianto più grande realizzato nell’ambito del Progetto Italia e avviato da Eni nel 2016 – con un costo di 25 milioni di euro – ed è il secondo realizzato dalla società controllata dal cane a sei zampe in Sardegna dopo quello di Assemini.

L’impianto di Porto Torres ha una capacità di 31 megawatt ed è stato realizzato in un anno: per la sua costruzione sono state coinvolte 22 imprese e 350 persone. Le aree sono di competenza di Eni Rewind, società ambientale di Eni e sono incluse nel Sito di interesse nazionale. Le stesse aree sono state valutate idonee al riutilizzo e alla conseguente installazione del parco fotovoltaico attraverso l’autorizzazione degli enti di riferimento e il nulla osta da parte del ministero dell’Ambiente.

La produzione annua attesa dell’impianto sarà di 50 gigawatt, di cui circa il 70 per cento sarà autoconsumata dalle utenze connesse alla rete di Versalis. Il progetto sarà esteso su tutto il territorio nazionale e ha come obiettivo la riqualifica e il riutilizzo di aree industriali proprie per creare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile. In coerenza con la strategia di Eni di transizione energetica e con gli obiettivi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima.

«Questo parco si inserisce nel piano di sviluppo della Regione per gli impianti fotovoltaici ed eolici – ha detto l’amministratore delegato e presidente di Eni New Energy, Patrick Molino – e a tre anni dall’avvio del Progetto Italia rappresenta un traguardo fondamentale per la crescita delle energie rinnovabili di Eni, portando la capacità fotovoltaica installata a oltre 80 megawatt su 13 impianti in cinque Regioni». La società controllata da Eni prevede comunque la realizzazioni di ulteriori impianti all’interno dell’area industriale di Porto Torres. «Abbiamo appena presentato la richiesta di autorizzazione per un impianto eolico di 35 megawatt – ha aggiunto l’ad Molino – e a breve presenteremo la richiesta per la realizzazione di un impianto per lo stoccaggio dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico: ulteriori spazi potrebbero essere disponibili, vediamo ora quale sarà la politica energetica della Regione e gli iter autorizzativi in corso». L’area industriale di Porto Torres è molto vasta – più di 1200 ettari sono disponibili – e l’impianto inaugurato ieri mattina ne occupa una buona fetta.

La seconda fase del progetto fotovoltaico potrebbe nascere nell’area industriale occupata dai sedici serbatoi da 80mila metri cubi l’uno. Eredità pesante della vecchia industria.

Nell’ambito del progetto del fotovoltaico sono previste diverse opere di compensazione stabilite dall’accordo tra Eni New Energy e Comune di Porto Torres. Interventi che prevedono una spesa complessiva di 500mila euro e che includono operazioni di natura energetica e ambientale da realizzarsi nel territorio comunale e sul Parco nazionale dell’Asinara. La metà è destinata alla prosecuzione del progetto del Reddito energetico voluto dall’amministrazione comunale. Il resto del contributo prevede invece la realizzazione delle opere di efficientamento energetico nel borgo dei pescatori a Cala d'Oliva e nella pista ciclabile nel tratto tra Balai vicino e Balai lontano.

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