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Sassari

A Bancali è arrivato il nuovo direttore I sindacati: «Risposte»

A Bancali è arrivato il nuovo direttore I sindacati: «Risposte»

SASSARI. Qualcosa si muove finalmente nel carcere di Bancali. Ieri si è insediato il direttore nominato dal Ministero e il cui arrivo a Sassari era atteso ormai da settimane: si tratta di Graziano...

18 febbraio 2020
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SASSARI. Qualcosa si muove finalmente nel carcere di Bancali. Ieri si è insediato il direttore nominato dal Ministero e il cui arrivo a Sassari era atteso ormai da settimane: si tratta di Graziano Pujia che ha già cominciato a fronteggiare i primi impegni e nei prossimi giorni incontrerà le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria che di recente hanno avuto una riunione con il provveditore regionale Maurizio Veneziano.

Le criticità della casa di reclusione di Bancali sono state “sintetizzate” nel verbale redatto dopo l’incontro con il Provveditore e sono quelle ormai conosciute da tempo: la mancata disponibilità di attrezzature negli uffici, questioni igienico sanitarie e ritardi nell’attribuzione dei buoni pasto e nella liquidazione delle missioni, oltre a una serie di questioni specifiche che riguardano l’organizzazione e la gestione dei servizi interni.

Durante la riunione, i rappresentanti delle diverse organizzazioni sindacali hanno anche rappresentato i problemi emersi nel corso degli ultimi fatti gravi (le aggressioni agli agenti da parte dei detenuti 41bis Bagarella e Griner) ed è stata sottolineata l’urgenza della nomina di un comandante in pianta stabile della polizia penitenziaria. Cosa che - secondo quanto è trapelato - potrà avvenire solo «una volta espletato l’interpello nazionale».

I sindacati hanno ribadito che «i fatti accaduti in carcere non vanno minimizzati, sia per la loro gravità che per il fatto che si ripercuotono sulla serenità del personale».

Sulle questioni relative alla sanità carceraria, comune ad altri istituti, il provveditore regionale avrebbe riferito ai sindacati di avere attivato tutti i canali possibili per richiedere «due reparti ospedalieri attrezzati a Sassari e Cagliari», con una attenzione specifica alle sezioni di “salute mentale” e all’attivazione del Protocollo per prevenire i suicidi in carcere.

In ballo ci sono anche le questioni specifiche relative alla gestione dei 41bis (alcuni devono uscire dal carcere con le ambulanze per essere sottoposti alle cure mediche) e degli As2 (alta sorveglianza) con la modulazione delle competenze tra la polizia penitenziaria e il Gruppo operativo mobile.

Tutte le richieste e le specifiche evidenziate nell’incontro con il Provveditore avranno una fase di valutazione ulteriore proprio con il nuovo direttore appena arrivato a Bancali. da lì si ricomincia, sperando in risposte concrete a breve.

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