La Nuova Sardegna

Sassari

Rogo alla zona industriale, indagini a una svolta

Rogo alla zona industriale, indagini a una svolta

Le attività dei carabinieri del Noe per contrastare reati ambientali. Nel 2019 denunciate 13 persone

18 febbraio 2020
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SASSARI. Uno degli interventi più significativi - e le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Sassari sono ancora in corso per definire le responsabilità - è quello che ha riguardato l’incendio in un capannone della zona industriale di Porto Torres con l’emissione in atmosfera di fumi inquinanti. I militari del Nucleo operativo ecologico ci hanno lavorato per giorni e hanno messo insieme elementi di grande interesse che ora fanno parte del fascicolo sul tavolo del magistrato titolare dell’inchiesta.

E nel corso del 2019, i carabinieri del Noe di Sassari - specializzati nella tutela ambientale con competenza nelle provincie di Sassari e Nuoro, nel corso delle attività di repressione dei reati contro l’ambiente, hanno denunciato in stato di libertà (in più occasioni) tredici persone per gravi illeciti ambientali, che vanno dalla realizzazione di discariche abusive di rifiuti speciali pericolosi e non, al trasporto di rifiuti speciali con veicoli non autorizzati, all’abbandono di ingenti quantitativi di rifiuti, nonché per l’inosservanza, da parte di titolari di imprese, delle prescrizioni ambientali contenute nelle autorizzazioni per la gestione degli impianti per il recupero e lo smaltimento di rifiuti.

Alcuni imprenditori sono stati segnalati anche per la totale inadempienza delle ordinanze, emesse dalle competenti autorità, che disponevano il ripristino dello stato dei luoghi, precedentemente adibiti a discariche abusive e abbandono di rifiuti.

Nel corso delle attività istituzionali, è stato eseguito il sequestro di una vasta discarica di rifiuti speciali, costituiti da inerti provenienti dalla demolizione di opere edili. E sono state elevate, sempre per violazioni alla normativa ambientale, dieci sanzioni amministrative a legali responsabili di società che operano nel settore, per un ammontare complessivo di circa 25mila euro.

I militari guidati dal tenente colonnello Giovanni Sanna nei primi mesi dell’anno hanno avviato indagini importanti sempre per reati a danno dell’ambiente.

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