La Nuova Sardegna

Sassari

Nasce il super club dei sub per proteggere l’Asinara

Gavino Masia
Nasce il super club dei sub per proteggere l’Asinara

Creata un’associazione che unisce tutti i diving center storici del territorio. Collaboreranno con l’Ente parco nella tutela del fondale marino e dell’ambiente

20 febbraio 2020
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PORTO TORRES. I migliori subacquei del nord Sardegna si sono riuniti nell’associazione Amp Asinara Diving per rafforzare lo spirito collaborativo tra il Parco dell’Asinara, l’Area marina protetta e i diving e per sviluppare progetti e tematiche di salvaguardia e promozione dell’ambiente marino.

Un’associazione costituita dal Cala D’oliva Diving Center, scuola di immersione I sette mari, Sea Project Castelsardo, Stintino Diving Club e Roccaruja Diving Center. Un nuovo club che coinvolge tutti i diving autorizzati - seppure ciascuno con la propria individualità e specificità - e alcuni con un’esperienza ultra ventennale e da profondi conoscitori dell’ambiente marino dell’isola-parco perchè presenti fin dall’inizio della sua nascita. Gli associati hanno tutti partecipato alla stesura del regolamento e del disciplinare dell’attività, impegnandosi al mantenimento e ampliamento dei requisiti richiesti, attraverso la certificazione con il marchio di Qualità del Parco per la sostenibilità ambientale e il riconoscimento della carta europea del turismo sostenibile.

«Questo permette di garantire il rispetto delle normative vigenti – spiega il direttore dell’Ente Parco Vittorio Gazale -, il raggiungimento di standard elevati di sicurezza sia nelle immersioni che nell’insegnamento nei corsi sub, assicurazioni a copertura delle attività svolte in mare, affidabilità dei mezzi nautici e utilizzo di attrezzature subacquee all’avanguardia».

Lo scopo della nuova associazione è quello di essere un punto di riferimento per il Parco, per tutte le attività subacquee e per chiunque voglia affacciarsi al mondo subacqueo sia con le bombole ma anche semplicemente con pinne e maschera. L’obiettivo è infatti quello di ampliare, trasmettere e sensibilizzare a partire dai più giovani, che saranno le generazioni future, quell’educazione ambientale fatta di conoscenza e rispetto per la salvaguardia di un ambiente, fragile e in pericolo. Soprattutto per la presenza di plastiche e microplastiche che provocano erosione della biodiversità marina. «L’esperienza, la conoscenza e i cambiamenti dei fondali dell’Asinara è messa a disposizione dei ricercatori del Parco e universitari – aggiunge il vicepresidente del Parco Antonio Diana -, nella compilazione di schede di ricognizione di progetti internazionali come Neptune e altri progetti di ricerca scientifica ambientale come Clean Sea Life». Un’altra attività programmata riguarda il Festival diving 2020 che si svolgerà alla fine di settembre e che vede collaborare insieme diversi enti: il Parco dell’Asinara, i Comuni costieri del golfo, la Confcommercio, la Camera di commercio, il Consorzio turistico Golfo dell’Asinara e la Fias. Per la presentazione ufficiale dell’associazione si è scelto un posto speciale, dove si radunano diving e appassionati del mondo acquatico sommerso nazionali e internazionali. Si tratta della fiera del turismo subacqueo più importante in Italia ed Europa - Eudi Show di Bologna – in programma dal 28 febbraio all’ 1 marzo nello stand dell’Ente Parco e dell’Amp Isola dell’Asinara. In quell’occasione l’associazione sarà impegnata nella promozione di tutte le attività per la stagione 2020 e di conoscenza del Parco dell’Asinara e degli straordinari fondali dell’Area marina protetta.

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