La Nuova Sardegna

Sassari

Alberghiero, furti a raffica «Hanno portato via tutto»

di Vincenzo Garofalo
Alberghiero, furti a raffica «Hanno portato via tutto»

Cinque incursioni negli ultimi 2 mesi nell’istituto di via Cedrino, l’ultima martedì La dirigente: «Non sappiamo come difenderci, ormai sono rimasti solo i banchi»

20 febbraio 2020
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SASSARI. Cinque incursioni in meno di due mesi. All'Istituto professionale alberghiero di Sassari i ladri sono ormai di casa. Martedì notte c’è stato l’ultimo di una infinita serie di assalti. I ladri hanno rotto i vetri di una finestra al piano terreno e sono entrati nell'edificio.

Questa volta non hanno portato via nulla, perché nella scuola di via Cedrino non è rimasto davvero niente da rubare, se non sedie, banchi e lavagne. «Dall'inizio dell’anno a oggi abbiamo subito cinque visite dei ladri. Si sono già portati via tutto quello che c’era da prendere», racconta quasi rassegnata la dirigente scolastica, Maria Luisa Pala. «Abbiamo avuto parecchi danni e il materiale che è stato rubato era di valore. Non sappiamo più come difenderci».

Per la prima visita dell’anno i ladri avevano scelto una nottata speciale, quella dell’Epifania. Tra il 5 e 6 gennaio avevano forzato la serratura di una finestra al pian terreno e si erano avventati sulle attrezzature della cucina multimediale e del laboratorio di analisi sensoriali realizzati anche con i contributi arrivati dalla Fondazione di Sardegna.

I malviventi, mai identificati, avevano potuto fare man bassa indisturbati: un televisore 50 pollici, telecamere, pentole, set di coltelli professionali, perfino un modestissimo taglio uovo. Non avevano disdegnato nulla, arraffando anche gli utensili più semplici.

A gennaio erano poi tornati altre due volte, rubacchiando qua e là, ma facendo molti danni: «Hanno rotto il sistema di allarme, staccando i sensori, hanno sfondato una porta tagliafuoco, e hanno perfino brindato con una bottiglia di vino trovata in cucina», racconta ancora la dirigente scolastica.

Poi sono entrasti nuovamente, sempre scassinando una finestra, e si sono scatenati nel cantiere appena aperto per rimettere a nuovo le cucine. Non essendoci arredi e suppellettili per via dei lavori in corso, hanno rubato gli attrezzi e il materiale edile degli operai: è sparito un miscelatore per la malta, pinze, martelli, cazzuole, cacciaviti.

Ora, dopo l’ennesima intrusione di martedì notte, la Provincia di Sassari, proprietaria dell’edificio, dovrebbe correre ai ripari. «Dovrebbero fare degli interventi di messa in sicurezza per cercare di rendere lo stabile inaccessibile a ladri e vandali, e spero anche che sia installato un nuovo sistema di videosorveglianza», dice la dirigente. Quello che è in funzione ora è vecchio di almeno venti anni, e le immagini che registra sono inutilizzabili: scure, sgranate, sfocate, un invito a nozze per i ladri.

«Siamo esasperati. Non sappiamo veramente cosa fare. Nel quartiere siamo stati accolti bene, abbiamo promosso molte iniziative per farci conoscere e per conoscere i residenti, e non ci sono mai stati problemi di nessun genere. Adesso questa serie di furti ci sta mettendo in seria difficoltà». Come cala la sera la zona attorno alla scuola di via Cedrino diventa zona franca dove qualunque malintenzionato è libero di scatenarsi senza paura di essere punito.

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