La Nuova Sardegna

Sassari

«Strada come un tratturo da tredici anni»

«Strada come un tratturo da tredici anni»

Dal 2007 un abitante della “vicinale” Prunizzedda Serra Secca chiede un intervento al Comune 

23 febbraio 2020
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SASSARI. La prima segnalazione l’ha fatta nel 2007. Giovanni Maria Sechi, da allora, periodicamente chiede al Comune di sistemare un breve tratto della strada vicinale Prunizzedda Serra Secca, confinante con via Luna e Sole. Ma finora le sue ripetute e garbate lettere agli assessorati alle Manutenzioni e all’Ambiente (per essere precisi nel 2012, nel 2014 e nel 2017) non hanno avuto fortuna. E nel tempo le condizioni della carreggiata sono diventate sempre più disastrose.

Anche se lui non si scoraggia e continua a confidare che finalmente da Palazzo Ducale intervengano per porre fine a un disagio che insieme con gli altri abitanti della strada subisce da troppo tempo.

«In fondo non si tratta di chilometri di asfalto da stendere, ma di appena centocinquanta metri da rendere agibili ad auto e pedoni senza pericolo – spiega Giovanni Maria Sechi –. La situazione è questa. La carreggiata è asfaltata soltanto per metà e già questo la dice lunga sulle difficoltà che abbiamo a percorrerla. Ed è, ovviamente, costellata di buche. Con le piogge, poi diventa un lago e si allaga anche il triangolo di verde su un lato della strada».

«Nonostante questo, le manutenzioni non si vedono – prosegue Sechi –. Trovo scandaloso che non si possano reperire le risorse per un intervento che non mi pare sia particolarmente oneroso, ma che è necessario».

Nelle lettere “fotocopia” che in questi tredici anni ha inviato al Comune, il “paziente” abitante ha sempre richiesto un sopralluogo. Soltanto una volta è stato esaudito perché l’assessore allora in carica si era recato sul posto per verificare di persona la situazione. Ma le promesse che in quell’occasione era state fatte sono poi svaporate e dimenticate negli anni.

Giovanni Maria Sechi si affida alla nuova amministrazione comunale perché risolva definitivamente il problema. Però mette anche in conto di aspettare ancora. E se la sua voce non dovesse arrivare in municipio, è pronto a mandare un’altra lettera. Perché chi la dura la vince.

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