La Nuova Sardegna

Sassari

«Area punti sul centro storico»

di Barbara Mastino
«Area punti sul centro storico»

La proposta del sindaco di Ozieri Marco Murgia: «Il futuro dell’edilizia pubblica è quello del recupero»

27 febbraio 2020
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OZIERI. La valorizzazione e il ripopolamento del centro storico passano attraverso il recupero di vecchie case da destinare all’edilizia popolare. È il percorso seguito da qualche anno dall’amministrazione comunale di Ozieri, come da altre della Sardegna e non solo, ma potrebbe essere la nuova via per venire incontro all’emergenza abitativa coniugandola con il recupero di immobili ormai abbandonati.

«Un percorso che l’agenzia regionale Area aveva un tempo pensato di intraprendere, ma che ha poi abbandonato, e che invece potrebbe rappresentare il futuro dell’edilizia residenziale pubblica». È il pensiero del sindaco di Ozieri, Marco Murgia, che a margine della recente assegnazione di ben cinque appartamenti restaurati nel centro storico ad altrettante famiglie, alcune anche con bambini, lancia una proposta all’agenzia regionale di edilizia abitativa: invece di costruire palazzoni in zone periferiche sarebbe meglio acquistare e recuperare vecchie case abbandonate e rispondere così alla duplice esigenza di avere immobili da assegnare a canone agevolato valorizzando allo stesso tempo i centri storici urbani.

Ozieri, dal canto suo, ha in programma una lunga serie di interventi di recupero del centro storico, che partono proprio dall’acquisto e ristrutturazione di vecchi immobili (come nel progetto Bighinados nell’ambito del quale sono stati assegnati due settimane fa i cinque alloggi, che come annunciato dal vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Gigi Sarobba prevede anche altri interventi simili in un prossimo futuro) ma che prevedono anche interventi di demolizione di case diroccate al posto delle quali si intendono realizzare aree verdi, punti di sosta con panchine ma anche parcheggi, altra grande carenza dei centri storici che penalizza i residenti ma anche gli esercizi commerciali.

È per esempio quello che è in programma in via Gavino Cocco, la strada che collega la parte alta e bassa della città e che come si sa da novembre è chiusa al traffico a causa del crollo di un muro proprio di una delle case che il Comune aveva pensato di acquistare. La strada chiusa sta provocando tantissimi disagi, e da subito il Comune si è mosso per imporre ai proprietari – che chiaramente ne hanno la titolarità e che sono i soli a poter procedere – di effettuare la demolizione del muro e la messa in sicurezza. Ma non c’è stata risposta, e ora il Comune ha definitivamente preso la decisione di agire per conto suo, di fatto ordinando a sé stesso di procedere, con la motivazione dell’assenza di reazione da parte dei titolari della proprietà e con il fine primo della sicurezza della collettività. «Grazie a un disposto della nuova finanziaria – spiega inoltre il sindaco – avremo a disposizione 90 mila euro per effettuare l’intervento, ai quali ne aggiungeremo 15 mila da fondi di bilancio. Oggi, approviamo in giunta il progetto definitivo e poi procederemo all’appalto, che essendo per un importo non sotto soglia dovrà seguire le normali procedure». Ci vorrà insomma ancora un po’ di tempo.

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