DELITTO DI ALGHERO
I telefoni di Farci e Speranza nelle mani di un perito informatico
ALGHERO. Sarà affidata mercoledì mattina a un perito informatico nominato dal sostituto procuratore Beatrice Giovannetti, la perizia sui telefoni sequestrati a Massimiliano Farci un mese fa al...
29 febbraio 2020
1 MINUTI DI LETTURA
ALGHERO. Sarà affidata mercoledì mattina a un perito informatico nominato dal sostituto procuratore Beatrice Giovannetti, la perizia sui telefoni sequestrati a Massimiliano Farci un mese fa al momento dell’arresto da parte dei carabinieri della compagnia di Alghero.
Gli inquirenti vogliono analizzare – attraverso un accertamento tecnico irripetibile – chat e profili facebook sugli apparecchi telefonici appartenenti all’ergastolano di 53 anni e alla fidanzata Speranza Ponti, trovata senza vita in un campo alla periferia di Alghero il 30 gennaio scorso. All’esperto cagliaritano Giovanni Saba verranno consegnati i telefoni sequestrati dai carabinieri per effettuare una copia forense in vista del processo.
Proprio attraverso le chat whatsapp e i profili facebook Farci aveva provato ad allontanare da sé i sospetti dopo la scomparsa di Speranza all’inizio di dicembre dello scorso anno. Ma dopo un mese di indagini gli inquirenti erano riusciti a raccogliere abbastanza prove per arrestarlo. I familiari di Speranza, assistiti dall’avvocato Stefano Carboni, attendono ancora di poter dare una sepoltura alla loro cara.
Gli inquirenti vogliono analizzare – attraverso un accertamento tecnico irripetibile – chat e profili facebook sugli apparecchi telefonici appartenenti all’ergastolano di 53 anni e alla fidanzata Speranza Ponti, trovata senza vita in un campo alla periferia di Alghero il 30 gennaio scorso. All’esperto cagliaritano Giovanni Saba verranno consegnati i telefoni sequestrati dai carabinieri per effettuare una copia forense in vista del processo.
Proprio attraverso le chat whatsapp e i profili facebook Farci aveva provato ad allontanare da sé i sospetti dopo la scomparsa di Speranza all’inizio di dicembre dello scorso anno. Ma dopo un mese di indagini gli inquirenti erano riusciti a raccogliere abbastanza prove per arrestarlo. I familiari di Speranza, assistiti dall’avvocato Stefano Carboni, attendono ancora di poter dare una sepoltura alla loro cara.