La Nuova Sardegna

Sassari

Legittima l’ispezione alla Nord Frigo

Legittima l’ispezione alla Nord Frigo

A dicembre il controllo della Capitaneria aveva portato al sequestro del tonno

29 febbraio 2020
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MUROS. Era legittima – nonostante il successivo dissequestro – l’ispezione effettuata dal personale della Guardia Costiera, all’interno delle celle frigo della ditta “Nord Frigo” di Muros lo scorso dicembre.

Nello stabilimento nella zona industriale del paese era stato rinvenuto un quantitativo significativo di prodotto ittico non riportante le corrette informazioni che debbono accompagnare il prodotto in ogni fase della produzione e commercializzazione. «Nello specifico – spiega la capitaneria – l’etichetta riportava la dicitura “tonno”, che in base alle vigenti normative, sta ad indicare il pregiatissimo “tonno rosso” specie sottoposta a particolari vincoli e che necessita di specifica documentazione di accompagnamento».

Alla luce di questo, il personale militare della guardia costiera di Porto Torres, non potendo accertare l’effettiva natura del prodotto ittico in quanto il titolare della ditta “Nord Frigo” non era in possesso della prevista documentazione, ha provveduto a elevare una sanzione amministrativa di 1500 euro e a effettuare un sequestro cautelare del prodotto in attesa che la ditta produttrice fornisse la documentazione attestante la tracciabilità del prodotto.

Una volta acquisita la regolare documentazione la capitaneria ha provveduto ad effettuare il dissequestro autorizzando la ditta ad immettere il prodotto sul mercato. Il legale rappresentante della Nord Frigo aveva spiegato che si era trattato di «un mero errore di traduzione etichetta da parte del fornitore spagnolo.

Il nome commerciale scritto in etichetta era soltanto ”Filone tonno” invece di “filone tonno pinne gialle”, mentre il nome scientifico e la dicitura di legge erano esatti.

«La responsabilità riguardava il produttore spagnolo – aveva spiegato Antonio Costantino – e non noi che siamo dei distributori commerciali, in ogni caso la merce non era in vendita ma in giacenza presso di noi».

La guardia costiera di Porto Torres nell’ambito della stessa operazione aveva però elevato una seconda sanzione amministrativa con contestuale sequestro di 90 chilogrammi di prodotto ittico, privo a tutt’oggi di qualsiasi documento di tracciabilità.

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