La Nuova Sardegna

Sassari

Assalto a un rifornitore a Santa Maria Coghinas

di Giulio Favini
Assalto a un rifornitore a Santa Maria Coghinas

Con due mezzi rubati i ladri cercano di abbattere la colonnina delle banconote Il furto non riesce e per non lasciare tracce incendiano auto e pulmino utilizzati 

03 marzo 2020
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SANTA MARIA COGHINAS. Un assalto in stile film d’azione per rubare poche centinaia di euro dall'accettatore automatico del distributore di benzina della Tamoil. È quello che è andato in scena ieri mattina, con un finale che non è andato secondo le aspettative della banda. Del film, è rimasta la registrazione delle telecamere di sorveglianza che potrà raccontare cosa è accaduto.

I malviventi hanno provato a sradicare il distributore automatico di banconote colpendolo diverse volte in retromarcia con una Panda, poi non riuscendo nel loro intento - dopo circa 40 minuti - ci hanno provato con un pulmino di proprietà della Just Sardinia di Arghittu, e in questo caso dopo diversi tentativi sono riusciti a demolire la colonnina dell'accettatore di banconote. Entrambi i mezzi li avevano rubati in un’officina.

Per loro sfortuna però l'impresa è riuscita a metà in quanto non sono riusciti né a staccare completamente la colonnina, del peso di oltre 250 chili dai cavi che l’ancoravano a terra né a prelevare i pochi soldi al suo interno in quanto si trovavano ben custoditi in una piccola cassaforte di acciaio posta sempre lungo la colonnina. A questo punto, risultati vani tutti gli sforzi nonostante i ripetuti tentativi, i ladri hanno abbandonato il campo d'azione e prima hanno dato alle fiamme la Panda nei pressi dell'ingresso di Viddalba, nella zona di San Leonardo. Poi con il pulmino hanno raggiunto Baia delle Mimose e hanno incendiato il mezzo. Un gesto estremo fatto sicuramente per cancellare qualsiasi traccia all'interno dei due veicoli.

Sia l’auto che il pulmino sono stati rubati dall'autofficina di Rosario Satta a Badesi.

«Mi sono reso conto del furto di tre mezzi solamente questa mattina – dice il titolare dell’officina – dopo essermi recato al lavoro. I ladri hanno agito indisturbati – spiega Rosario Satta – perché hanno forzato la porta dell'officina, successivamente si sono recati nell'ufficio dove custodiamo le chiavi dei mezzi in riparazione o che si trovano in fase di controllo. A questo punto hanno provato diverse auto e ne hanno scelto tre, la Panda, il pulmino e un'Alfa 143. Quest'ultima l'ho recuperata nella mattinata per strada poco distante dal paese. Ho subito oltre 50mila euro di danni – dice disperato il titolare dell'officina – ho denunciato il furto ai carabinieri e mi auguro di riuscire a far fronte a questa spesa».

«Non sono riusciti a prendere un euro - dice il titolare della Tamoil Michele Suelzu – ma i danni che hanno arrecato al distributore sono ingenti. Oggi sono arrivati i tecnici della Tamoil, hanno quantificato i danni e speriamo che in breve tempo l'accettatore delle banconote venga al più presto ripristinato. Oggi gli automobilisti perlopiù pagano con bancomat o carta di credito – chiude Suelzu – e pertanto il furto avrebbe fruttato solamente qualche centinaio di euro».

Intanto gli uomini della compagnia dei carabinieri di Valledoria guidati dal capitano Sergio Pagliettini stanno indagando a 360 gradi sull'accaduto per arrivare a scoprire i responsabili.

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