La Nuova Sardegna

Sassari

«Attentati, serve una reazione»

di Gavino Masia

Zolesi (Confcommercio): «Dove sono le telecamere?». Idda (Artigiani): «Non basta la solidarietà»

03 marzo 2020
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PORTO TORRES. L’incubo degli ultimi due attentati incendiari ai danni di imprenditori locali riporta d’attualità la necessità di riunire le istituzioni e la società civile per combattere un fenomeno che non fa parte della cultura della comunità turritana. Una sterzata forte per difendere il mondo imprenditoriale - quello che investe risorse proprie per portare avanti l’attività – e fare in modo che non venga colpito da vili atti notturni.

«Come Confcommercio siamo disponibili ad attivare tavoli di concertazione – dice il referente locale e presidente nord Sardegna della grande distribuzione, Maurizio Zolesi – con commercianti e tutti gli organi politici e di sicurezza, per portare soluzioni mirate ad eliminare il brutto fenomeno degli atti vandalici. Ci interroghiamo inoltre se la questione dei furgoni sia riconducibile a intimidazioni – aggiunge –, oppure se è la vecchia pessima modalità che sta riprendendo dopo mesi». Il referente della Confcommercio si chiede anche se in questi anni sono state previste tecniche di controllo per arginare tali fenomeni.

«Mi riferisco alle telecamere, che avrebbero dovuto essere installate alle prime avvisaglie come deterrente agli attentati. Gli imprenditori sono stati colpiti nella loro attività, perché sono stati distrutti i mezzi che utilizzano per lavorare».

Per Giovanni Battista Idda, referente territoriale della Confartigianato a Porto Torres, si è quasi arrivati a un punto di non ritorno: «Un gesto vile che non deve lasciare indifferenti nessuno, dalle istituzioni, alla popolazione, agli stessi operatori economici che da qualche tempo a questa parte sono diventati obiettivi indifesi di qualche criminale. La recrudescenza degli attentati di questo periodo ai danni delle imprese impone di tenere alta la guardia e tutto si deve tradurre in una presa di posizione per aiutare e tutelare concretamente chi onestamente lavora e crea posti di lavoro». Idda chiama a raccolta tutti, dunque, ossia imprenditori e popolazione per far sentire la vicinanza a chi oggi è stato preso di mira. «Ma soprattutto sono le istituzioni locali che dovranno sostenere moralmente ed economicamente i nostri imprenditori che hanno subito azioni ignobili: la Confartigianato è sicura che le forze dell’ordine sapranno dare delle risposte a chi oggi è stato colpito». Le imprese artigiane evidenziano preoccupazione per l’escalation delinquenziale che, sotto varie forme stanno piegando la resistenza della comunità di Porto Torres e stanno mettendo a dura prova il precario sistema economico che già soffre notevolmente i colpi della crisi. «A tutti loro va la nostra solidarietà e il nostro sostegno e confidiamo che ritorni quella serenità oggi fortemente incrinata da squallidi eventi vandalici».

Per il sindaco Sean Wheeler si tratta di due episodi preoccupanti: «Attendiamo comunque l’esito delle indagini soprattutto per l'ultimo incendio di via Principe di Piemonte, per il quale la dinamica non è ancora chiara e confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e nella magistratura. Come amministrazione esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà agli imprenditori colpiti. Porto Torres è una cittadina tranquilla e rispettosa del lavoro e tale deve rimanere».

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