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Sassari

Sassari, spacciava palline di eroina nel centro commerciale

Gianni Bazzoni
Sassari, spacciava palline di eroina nel centro commerciale

Diciannovenne richiedente asilo sorpreso in flagranza dagli agenti della Narcotici. Il giovane è stato arrestato: aveva 16 dosi in tasca e in valigia circa 5200 euro

05 marzo 2020
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SASSARI. Andava spesso alla Galleria Auchan (che ovviamente non c’entra niente con la storia) ma il suo interesse per i negozi e la merce esposta sugli scaffali era pari a zero. Così pure per la vertenza dei lavoratori impegnati in una complessa fase di passaggio da un’azienda all’altra. Il 19enne nigeriano, richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza, aveva scelto il luogo frequentato ogni giorno da migliaia di persone per spacciare droga. Eroina, in modo particolare. Il giovane è stato però individuato e arrestato dagli investigatori della squadra mobile della questura di Sassari che - dopo un periodo di osservazione e controllo - hanno deciso di intervenire. L’extracomunitario è stato fermato per un controllo appena conclusa una delle tante telefonate ricevute sul suo cellulare e sottoposto a perquisizione. I sospetti si sono rivelati subito fondati: il giovane aveva nella tasca del giubbotto 16 “grandi” dosi, di quelle da un grammo che solitamente vengono vendute a 50 euro l’una. E in tasca, nel portafoglio, aveva 570 euro in contanti considerati possibile provento dell’attività di spaccio e quindi messi sotto sequestro.

Gli agenti della Narcotici della Mobile hanno poi proseguito l’attività e hanno esteso la perquisizione alla stanza che il 19enne occupava nel centro di accoglienza a Predda Niedda. E qui, nel suo armadietto, dentro una valigia, sono stati scoperti 5200 euro in contanti oltre a un certo quantitativo di mannite (la sostanza solitamente utilizzata per tagliare le dosi di eroina) e materiale per il confezionamento delle dosi. Il denaro e tutto il materiale è stato ovviamente sequestrato e il giovane arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

Ieri mattina il 19enne è stato accompagnato in Tribunale davanti al giudice che ha convalidato l’arresto eseguito dalla polizia e disposto la detenzione domiciliare in attesa della celebrazione del processo. L’extracomunitario ha dovuto lasciare il centro di accoglienza (gli sono stati revocati i benefici previsti per i richiedenti asilo) ed è stato accolto nell’abitazione da una connazionale.

Le indagini degli investigatori della squadra mobile proseguono per ricostruire frequentazioni e collegamenti del giovanissimo spacciatore. Si comincia da una particolarità: le dosi erano del tipo “a pallina”, una caratteristica che - non solo a Sassari - sembra contraddistinguere la “roba” gestita dai trafficanti nigeriani. Una sorta di marchio di fabbrica che già da tempo ha attirato l’attenzione degli specialisti della Narcotici.

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