ozieri
Terzo incontro sull’enciclica papale
Molto partecipati i precedenti appuntamenti promossi dalla Caritas
04 marzo 2020
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OZIERI. Crescono la partecipazione e l’interesse intorno agli incontri-dibattiti promossi dalla Caritas diocesana di Ozieri sull’enciclica “Laudato Si’”, lettera pastorale di papa Francesco che invita alla riflessione sull’ecologia e i cambiamenti climatici.
Il prossimo appuntamento si terrà alla fine del mese di marzo e verterà sul terzo capito dell’enciclica.
Nel secondo appuntamento, nel quale si è parlato del secondo capitolo “Il Vangelo della Creazione”, si è discusso di come «la scienza e la religione, che forniscono approcci diversi alla realtà, possono entrare in un dialogo intenso e produttivo per entrambe». Queste le parole di Raffaele Callia, delegato della Caritas regionale, che ha introdotto l’argomento davanti a un pubblico numeroso, attento e partecipe.
«La fede e la ragione - ha esordito Callia, citando Giovanni Paolo II - sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità». Per questo, essere cristiani non può prescindere dal «riconoscersi creature chiamate a vivere in costante armonia con il Creatore, con il prossimo, con il Creato» ha proseguito il delegato, riaffermando il forte messaggio sociale (non solo ecologico) dell’enciclica che in perfetta linea con la Dottrina Sociale della Chiesa definisce come regola d’oro «la subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni, in un mondo che è eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti» senza privilegiare né escludere nessuno. (b.m.)
Il prossimo appuntamento si terrà alla fine del mese di marzo e verterà sul terzo capito dell’enciclica.
Nel secondo appuntamento, nel quale si è parlato del secondo capitolo “Il Vangelo della Creazione”, si è discusso di come «la scienza e la religione, che forniscono approcci diversi alla realtà, possono entrare in un dialogo intenso e produttivo per entrambe». Queste le parole di Raffaele Callia, delegato della Caritas regionale, che ha introdotto l’argomento davanti a un pubblico numeroso, attento e partecipe.
«La fede e la ragione - ha esordito Callia, citando Giovanni Paolo II - sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità». Per questo, essere cristiani non può prescindere dal «riconoscersi creature chiamate a vivere in costante armonia con il Creatore, con il prossimo, con il Creato» ha proseguito il delegato, riaffermando il forte messaggio sociale (non solo ecologico) dell’enciclica che in perfetta linea con la Dottrina Sociale della Chiesa definisce come regola d’oro «la subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni, in un mondo che è eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti» senza privilegiare né escludere nessuno. (b.m.)