La Nuova Sardegna

OZIERI. Mentre a Cagliari è iniziata la discussione nella commissione Sanità sulla riforma sanitaria regionale, a Ozieri c’è attesa sull’esito di un ridimensionamento che al momento è fatto solo di indiscrezioni. All’erta in attesa di riscontri, ma con grande preoccupazione, c’è il nuovo movimento cittadino Ozieri Futura 2020, che se da un lato sottolinea come «l’attenzione sul Segni è calata al contrario di altre realtà, vedi Ghilarza, Lanusei e la stessa Alghero in particolare sulla vicenda del Marino con manifestazioni e presidi all’interno degli ospedali», dall’altro guarda con apprensione a una riforma che, stando alle anticipazioni, vedrebbe la nascita di «una nuova Asl 1 dove verrebbero realizzati due nuovi ospedali, uno a Sassari e uno a Alghero, mentre Ozieri verrà ultimato e ammodernato e quelli di Ittiri e Thiesi diventeranno ospedali di comunità collegati a Sassari con funzioni territoriali». Il territorio non deve stare a guardare, dice Ozieri Futura, che si appella ai rappresentanti locali e alla stessa giunta comunale chiedendo che si promuovano «incontri e momenti di dibattito aperti alla cittadinanza e alle forze sociali dove venga spiegata l’ipotesi di riforma e si definisca una strategia comune perché la riforma contenga per davvero opportunità per il rilancio del Segni, e possibilmente «evitare che nelle more della approvazione della legge altri servizi vengano a mancare». Se da un lato si saluta con favore l’arrivo di due nuovi medici nel pronto soccorso, infatti, restano presenti nell’ospedale Segni (lo stop alle visite neurologiche e ad altri esami nello stesso reparto) e si teme la chiusura di servizi che restano aperti «solo grazie alla abnegazione di medici e infermieri». (b.m.)