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Ruba un’auto ed esce di strada i carabinieri lo arrestano
COSSOINE. Quando ha notato una Yaris con lo sportello aperto e le chiavi inserite nel quadro nel centro di Cossoine non ci ha pensato due volte. Verso le 22 di mercoledì Dimitri Iroscu, servo pastore,...
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COSSOINE. Quando ha notato una Yaris con lo sportello aperto e le chiavi inserite nel quadro nel centro di Cossoine non ci ha pensato due volte.
Verso le 22 di mercoledì Dimitri Iroscu, servo pastore, cittadino romeno di 35 anni, è salito sulla Toyota incustodita ed è partito. L’uomo, che da pochi giorni lavorava in un ovile di Cossoine si è dato alla fuga per di più senza patente di guida per non averla mai conseguita. Essendo evidentemente poco pratico, il 35enne è andato fuori strada nelle curve poco fuori il paese facendo ribaltare il veicolo. Un automobilista lo ha notato in difficoltà e ha chiamato il 112. Sul posto è intervenuto l’equipaggio radiomobile dei carabinieri di Bonorva. I militari hanno estratto lo sfortunato dal mezzo e sono bastati pochi accertamenti per risalire al proprietario dell’auto ed ottenere la confessione del giovane. Lo hanno quindi accompagnato al pronto soccorso e, dopo la visita, rinchiuso in camera di sicurezza. Ieri mattina, difeso dagli avvocati Natalino Zarelli Maria Antonietta Bacciu, l’uomo è comparso in tribuna. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma settimanale in caserma in attesa del processo. La Yaris è stata restituita al proprietario.
Verso le 22 di mercoledì Dimitri Iroscu, servo pastore, cittadino romeno di 35 anni, è salito sulla Toyota incustodita ed è partito. L’uomo, che da pochi giorni lavorava in un ovile di Cossoine si è dato alla fuga per di più senza patente di guida per non averla mai conseguita. Essendo evidentemente poco pratico, il 35enne è andato fuori strada nelle curve poco fuori il paese facendo ribaltare il veicolo. Un automobilista lo ha notato in difficoltà e ha chiamato il 112. Sul posto è intervenuto l’equipaggio radiomobile dei carabinieri di Bonorva. I militari hanno estratto lo sfortunato dal mezzo e sono bastati pochi accertamenti per risalire al proprietario dell’auto ed ottenere la confessione del giovane. Lo hanno quindi accompagnato al pronto soccorso e, dopo la visita, rinchiuso in camera di sicurezza. Ieri mattina, difeso dagli avvocati Natalino Zarelli Maria Antonietta Bacciu, l’uomo è comparso in tribuna. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma settimanale in caserma in attesa del processo. La Yaris è stata restituita al proprietario.