La Nuova Sardegna

Sassari

Nulvi piange don Nino il parroco con il sorriso

di Mauro Tedde
Nulvi piange don Nino il parroco con il sorriso

Scomparso alla soglia dei 90 anni un sacerdote amato e instancabile  Fu sempre attento ai giovani. Oggi il funerale con il vescovo Sanguinetti

09 marzo 2020
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NULVI. Alla soglia dei 90 anni, serenamente e con il suo proverbiale ed eterno sorriso, don Nino Posadinu, sacerdote instancabile e dalle grandi doti umane e spirituali, parroco di Nulvi per 26 anni, è tornato alla Casa del Padre.

Un velo di tristezza è calato ieri pomeriggio in paese quando si è appresa la notizia della sua scomparsa perché don Nino ha lasciato splendidi ricordi non solo nella sua Nulvi ma in ogni comunità dove ha compiuto la sua missione. Una lunga attività pastorale che lo ha portato in altri Comuni dell’Anglona ma anche per lunghi anni nel paese dove nacque.

Aveva 25 anni quando venne ordinato sacerdote nella cattedrale di Castelsardo da monsignor Agostinangelo Mazzotti e da monsignor Giuseppe Delogu. “Era proprio il 7 agosto ed era domenica - amava raccontare di quel giorno don Nino - e quel 1955 fu un anno particolarmente florido per la diocesi di Tempio perché furono ordinati ben sei sacerdoti”.

Il 2 ottobre viene nominato viceparroco di Castelsardo ma solo un anno dopo gli viene affidata la parrocchia di Martis. Nel piccolo centro anglonese opererà per 11 anni e darà vita a importanti iniziative fra cui la costruzione dell'oratorio, il primo della diocesi insieme con quello di Tempio.

Nel '67 deve lasciare Martis e viene nominato parroco di Perfugas. Un incarico particolarmente impegnativo in questo centro che, con le frazioni, superava allora i 3000 abitanti. E anche qui don Nino seppe tirar fuori il suo carattere determinato e il suo attivismo portando avanti innumerevoli iniziative in particolare con i giovani.

Dall’ottobre del 1978 è parroco della sua Nulvi. Ventisei anni che lasceranno il segno in questa comunità. Al suo impareggiabile impegno e alla sua tenacia si devono il recupero e la valorizzazione di gran parte del ricchissimo patrimonio religioso di questa antica “capitale dell'Anglona”, in buona parte abbandonato a se stesso. Una volta conquistata la meritata “pensione” però don Nino, da parroco emerito, non ha mai smesso di essere presente e protagonista della vita del suo paese, collaborando con i suoi sostituti, prima don Sandro Piga e poi con l’attuale parroco don Pietro Pruneddu.

La sua casa era un autentico scrigno di ricordi, di immagini della sua lunga attività pastorale e a sino alla fine ha continuato a studiare antichi testi alla ricerca della prestigiosa storia del suo paese natio che tanto ha amato.

Quando dovette lasciare la parrocchia di Nulvi al suo successore (che peraltro era stato un suo allievo a Perfugas) l'amministrazione comunale e la comunità vollero salutarlo con una cerimonia solenne nell'aula consiliare tributando a don Nino grande riconoscenza per l'attività pastorale svolta e per la passione profusa nel valorizzare le peculiarità, la storia e la cultura di questa antica comunità.

Il feretro è stato esposto ieri nella chiesa parrocchiale dell’Assunta e oggi, alle 16, il vescovo di Tempio e Ampurias monsignor Sebastiano Sanguinetti celebrerà il rito funebre.

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