La Nuova Sardegna

Sassari

Stop alla riparazione Enas domani ci sarà l’acqua

di Giovanni Bua
Stop alla riparazione Enas domani ci sarà l’acqua

Rinviato a data da destinarsi l’intervento previsto nell’acquedotto Coghinas 2 Giudicata insostenibile la chiusura dell’erogazione in piena emergenza sanitaria

11 marzo 2020
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SASSARI. Contrordine. L’atteso intervento dell’Enas in programma per domani dalle 7 alle 22 lungo l’acquedotto Coghinas 2 che rifornisce di acqua grezza i potabilizzatori Abbanoa di Truncu Reale (al servizio di Sassari, Porto Torres e Stintino), Monte Agnese (Alghero) e Castelsardo, non si faranno. L’ente acque della Sardegna ha deciso di rinviare i lavori a data da destinarsi «preso atto preso atto dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Covid-19, delle disposizione del Dpcm del 9 marzo, nonché delle istanze rappresentate dalla Prefettura di Sassari e dai sindaci dei comuni di Sassari, Castelsardo e Porto Torres».

Lavori già programmati per il 26 febbraio, e saltati per alcuni problemi tecnici, che sono un vero incubo per Enas, Abbanoa e soprattutto per tutti gli utenti serviti dalla lunga e sgangherata condotta che rifornisce d’acqua quasi tutto il Sassarese. Per eseguire le riparazioni le squadre infatti devono prima svuotare l’acquedotto, poi procedere alla stima del danno e alla sua soluzione. E, solo dopo aver rimesso in pressione l’acqua, vedere se la “toppa” tiene. Con la controindicazione che, se la riparazione salta per la troppa pressione, si deve ripartire da capo. Tutto questo considerando il fatto che, durante le operazioni, c’è il blocco totale del rifornimento di acqua grezza negli impianti di potabilizzazione. Con Abbanoa che cerca di gestire l’emergenza con una serie di chiusure programmate (già impattanti) ma che, oltre un certo numero di ore, deve alzare bandiera bianca, e chiudere tutto dappertutto.

Un incubo che nel Sassarese ricordano bene, con i rubinetti che a dicembre scorso sono rimasti a secco per oltre cinque giorni per quasi 100mila persone, e le conseguenze del “vuoto competo” delle condotte che sono andate avanti per giorni, con disservizi e rotture.

Un rischio decisamente impossibile da correre con l’emergenza sanitaria in corso. Che mette al primo posto dei comportamenti corretti da seguire uno scrupoloso e frequente lavaggio delle mani, e una generale cura dell’igiene e della pulizia degli ambienti.

Ora il problema è che la perdita nell’acquedotto andrà avanti. E, come scrive l’Enas: «Si rappresenta che, considerato il grado di obsolescenza raggiunto dall’acquedotto Coghinas II e seppure allo stato attuale, i guasti rilevati sulla condotta II consentano la continuità e regolarità dell’approvvigionamento idrico, un eventuale improvvisa maggiorazione dell’entità dei guasti, potrebbe causare la necessità di una successiva sospensione senza possibilità di un tempestivo preavviso».

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