La Nuova Sardegna

Sassari

Furriolu: «Se necessario darò le dimissioni»

Furriolu: «Se necessario darò le dimissioni»

Esporlatu, la replica del sindaco all’opposizione: «Mi atterrò alle disposizioni della legge»

17 marzo 2020
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ESPORLATU. «Dimettermi? Lo farò se necessario». Risponde così il sindaco di Esporlatu Franco Furriolu alla richiesta avanzata dalla minoranza dopo le vicende giudiziarie che lo hanno investito. Furriolu ha patteggiato una pena di otto mesi per una presunta truffa contestatagli nel suo ruolo di dipendente dell'ex caserma dell'artiglieria di Nuoro.

«Sulla richiesta di dimissioni sollecitata dalla minoranza posso soltanto dire che mi affido a quanto sancito dalle norme di legge in vigore nel nostro Stato. Se queste impongono la decadenza, la sospensione oppure le dimissioni dalla carica di sindaco, non potrei che comportarmi di conseguenza. Ciò che non posso accettare è la pretesa di coloro che vorrebbero elevarsi a giudici senza averne alcun titolo». La richiesta di spiegazioni presentata dall’opposizione tramite un’interrogazione è stata accompagnata anche dalla richiesta di dimissioni del sindaco. Gli alti e bassi tra maggioranza e opposizione del piccolo centro di Esporlatu hanno toccato anche l’ex sindaco del paese Pier Franco Pintore, accusato dall’attuale primo cittadino di non aver speso quei due milioni di avanzo: «I due milioni di euro che dice di averci lasciato in eredità non sono altro che il risultato di un’amministrazione non all’altezza dei propri compiti, altrimenti – spiega Furriolu –. Una tale cifra, con la carenza cronica di risorse che i piccoli comuni patiscono, si sarebbe dovuta impegnare durante la loro amministrazione. La nostra amministrazione entrata nel giugno 2016 si è trovata il blocco dello Stato fino al 2019». E sulla vicenda giudiziaria chiarisce: «A beneficio dei profani in materia, ricordo che il ricorso al patteggiamento non significa ammissione di colpevolezza. Certe volte, come nel mio caso, si utilizza per abbreviare la lungaggine dei tempi processuali e potersi dedicare, con maggiore serenità, agli impegni amministrativi assumendosi le proprie responsabilità».

Elena Corveddu

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