IL MESSAGGIO
Don Galia: «Nessun positivo nel carcere di Bancali»
SASSARI. A Bancali, inteso come carcere, tutto bene. A rassicurare tutti dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai parenti di alcuni detenuti (che avevano parlato, oltre che di casi di positività...
18 marzo 2020
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SASSARI. A Bancali, inteso come carcere, tutto bene. A rassicurare tutti dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai parenti di alcuni detenuti (che avevano parlato, oltre che di casi di positività anche di possibili trasferimenti a Sassari di altri detenuti provenienti dalla penisola) è una fonte assolutamente autorevole, il cappellano don Gaetano Galia che ha scelto la sua pagina Facebook per lanciare il suo messaggio.
Un messaggio sintetico ma intenso e contenente anche le risposte che fugano i dubbi e le preoccupazioni: nella struttura carceraria non ci sono detenuti positivi al Coronaviruis e in questi giorni di allarme non si è registrato alcun arrivo da altri istituti penitenziari della penisola: «Notizie per i parenti dei detenuti del carcere di Bancali– scrive don Galia –: il tampone fatto al detenuto sospetto è risultato negativo. quindi i parenti si tranquillizzino. Noi operatori siamo presenti tutti i giorni, perché lo Stato e la Chiesa, non abbandonano le persone nel momento del bisogno, anche a rischio personale. Chi ha paura deve fare un altro lavoro!Inoltre, in riferimento ad alcune notizie infondate, preciso che non è stato trasferito alcun detenuto dalle carceri del “continente”. La situazione è tranquilla: aiutateci a tranquillizzare. Un abbraccio e una preghiera».
Un messaggio sintetico ma intenso e contenente anche le risposte che fugano i dubbi e le preoccupazioni: nella struttura carceraria non ci sono detenuti positivi al Coronaviruis e in questi giorni di allarme non si è registrato alcun arrivo da altri istituti penitenziari della penisola: «Notizie per i parenti dei detenuti del carcere di Bancali– scrive don Galia –: il tampone fatto al detenuto sospetto è risultato negativo. quindi i parenti si tranquillizzino. Noi operatori siamo presenti tutti i giorni, perché lo Stato e la Chiesa, non abbandonano le persone nel momento del bisogno, anche a rischio personale. Chi ha paura deve fare un altro lavoro!Inoltre, in riferimento ad alcune notizie infondate, preciso che non è stato trasferito alcun detenuto dalle carceri del “continente”. La situazione è tranquilla: aiutateci a tranquillizzare. Un abbraccio e una preghiera».