Coronavirus, la figlia del primo paziente scomparso a Sassari: «Troppi errori e mio padre è morto»
Il racconto: era ricoverato in Cardiologia da 20 giorni, è stato contagiato lì
SASSARI. «Non abbiamo affidato l’incarico a un legale, non stiamo cercando niente. Vogliamo solo che la smettano di insultare mio padre morto per Coronavirus senza averne colpa e che ci lascino in pace come famiglia. E se hanno un minimo di coscienza, chiedano scusa». Barbara è la figlia del primo morto a Sassari a causa del Covid-19: suo padre aveva 81 anni, era stato ricoverato in Cardiologia il 20 febbraio dopo un malore accusato a casa di un amico. Sembrava tutto superato, invece la situazione è precipitata. Fino alla morte. «A un certo punto il cellulare di mio padre squillava a vuoto, non rispondeva più – racconta Barbara – e poi qualcuno deve averlo spento. Quando la mattina seguente ho telefonato al “Santissima Annunziata” per chiedere informazioni perchè non riuscivo più a contattare mio padre, mi rispondevano facendomi le condoglianze. Così ho scoperto che era morto. È una cosa che non auguro a nessuno».
Articolo completo e altri servizi nel giornale in edicola e nella sua versione digitale