sorso
La minoranza diserterà il Consiglio
Respinta la richiesta di una videoconferenza per l’ok al bilancio
21 marzo 2020
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SORSO. In Comune è scontro in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2020. Nei giorni scorsi i tre gruppi di opposizione hanno puntato i piedi rendendosi indisponibili alla seduta del consiglio comunale fissata a lunedì 23 per varare il nuovo documento contabile. All’origine della protesta l’emergenza coronavirus e il tentativo – questa l’accusa rivolta all’amministrazione comunale – di comprimere i diritti dei consiglieri comunali.
La minoranza ha scritto una lettera al presidente dell’assemblea, Andrea Mangatia, chiedendo che mettesse tutti i consiglieri nelle condizioni migliori per espletare il proprio mandato. Questo perché durante una conferenza dei capigruppo, era emersa la volontà dell’amministrazione di svolgere la seduta riducendo il numero dei presenti. Secondo la minoranza, inoltre, l’odg sul bilancio è una mera urgenza politica, questo perché il recente decreto “Cura Italia” ha dato facoltà ai Comuni di prorogare fino al 31 maggio la scadenza per l’approvazione dei documenti contabili. Di qui la proposta di celebrare l’assemblea civica in videoconferenza. Secca la risposta del presidente Mangatia che ha criticando la presa di posizione della minoranza, assicurando che i documenti sono arrivati per tempo e precisando che la proposta “a ranghi ridotti” era soltanto un’idea per far rispettare le distanze tra le persone. L’epilogo della querelle è arrivato ieri mattina, quando durante una nuova riunione dei capigruppo in videoconferenza, Mangatia ha dato il niet alla seduta in remoto. (s.sant.)
La minoranza ha scritto una lettera al presidente dell’assemblea, Andrea Mangatia, chiedendo che mettesse tutti i consiglieri nelle condizioni migliori per espletare il proprio mandato. Questo perché durante una conferenza dei capigruppo, era emersa la volontà dell’amministrazione di svolgere la seduta riducendo il numero dei presenti. Secondo la minoranza, inoltre, l’odg sul bilancio è una mera urgenza politica, questo perché il recente decreto “Cura Italia” ha dato facoltà ai Comuni di prorogare fino al 31 maggio la scadenza per l’approvazione dei documenti contabili. Di qui la proposta di celebrare l’assemblea civica in videoconferenza. Secca la risposta del presidente Mangatia che ha criticando la presa di posizione della minoranza, assicurando che i documenti sono arrivati per tempo e precisando che la proposta “a ranghi ridotti” era soltanto un’idea per far rispettare le distanze tra le persone. L’epilogo della querelle è arrivato ieri mattina, quando durante una nuova riunione dei capigruppo in videoconferenza, Mangatia ha dato il niet alla seduta in remoto. (s.sant.)
