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Sassari

Federalberghi: «Stagione compromessa in Sardegna almeno fino ad agosto»

Federalberghi: «Stagione compromessa in Sardegna almeno fino ad agosto»

Il presidente Stefano Visconti: tutti gli hotel chiusi, i tour operator non hanno prenotazioni

27 marzo 2020
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SASSARI. La stagione turistica 2020 in tutta la Sardegna, e il Nord Ovest dell’isola non fa certo eccezione, nella migliore delle ipotesi potrà partire ad agosto inoltrato. È l’opinione del presidente della Federalberghi-Confcommercio della provincia di Sassari, Stefano Visconti, che parte dall’analisi dei dati i suo possesso.

«Dall’inizio delle misure restrittive decise dal Governo – dice – per gli albergatori di tutta Italia, noi compresi, è cominciata la penosa gestione delle cancellazioni: è stata azzerata la domanda per aprile e maggio, anche giugno è compromesso per via della cancellazione del Rally d’Italia ad Alghero e Olbia. I nostri timori sono ora rivolti a luglio». Non potrebbe essere altrimenti, visto che Germania, Spagna, Regno Unito, Olanda e Francia, mercato di riferimento estivo, hanno chiuso le loro frontiere e nessuno in questo momento sta pensando a programmare vacanze o viaggi di lavoro. «Le strutture ricettive che lavoravano tutto l’anno – continua Visconti – hanno dovuto cessare momentaneamente l’attività, mentre quelle stagionali si interrogano se aprire, magari in ritardo. Molti tour operator non garantiranno la stagione turistica estiva 2020, vista la totale mancanza di domanda.

Le compagnie di volo, che insieme alla filiera turistica soffrono in prima battuta maggiormente, ancora non hanno confermato». Nel decreto Cura Italia sono contenute le prime contromosse: «Gli ammortizzatori sociali – riconosce Visconti – possono mettere al sicuro parte del reddito dei nostri collaboratori contrattualizzati. La sospensione dei mutui e dei leasing in corso di ammortamento è un altro aiuto importante. Ma non saranno sufficienti a salvare l’economia turistica sarda». Il pensiero va ai collaboratori stagionali: «Sarebbe una triste eventualità, non resta che augurarsi che il governo pensi a un’indennità anche per questa fascia di lavoratori».

La Federalberghi-Confcommercio della provincia di Sassari pensa comunque alla ripartenza: «Servirà liquidità alle imprese, per parare i colpi nell’immediato e ripartire in seconda battuta. Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile».

Ovviamente, le amministrazioni locali sono quelle che gli operatori sentono più vicine: «Osserviamo con attenzione le misure che la Regione prova a mettere in campo in aiuto delle imprese, consapevoli che gli amministratori abbiano ben chiaro il fatto che, in difetto di misure importanti, nel 2021 non avremo più un’ economia turistica. Come nel passato, siamo disponibili a ragionare insieme su che cosa che sia utile mettere in campo per scongiurare le estreme conseguenze derivabili da questa crisi senza precedenti». Lo scenario è scurissimo, ma c’è spazio per un briciolo di ottimismo. «Anche se il momento non consente alle persone realiste di scorgere un barlume di luce, se il governo farà la sua parte garantendo liquidità e protezione al sistema imprese, e le imprese faranno la loro ingegnandosi per ripiegarsi e resistere, allora, come si dice in questi giorni, è possibile che tutto possa andar bene. A partire dal 2021».



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