san nicola
Fatti gli ultimi 65 tamponi entro oggi i risultati
SASSARI. Completata ieri l’esecuzione degli ultimi 65 tamponi sugli ospiti della Rsa San Nicola, con la mappatura degli operatori al lavoro nella struttura, circa 13, che si dovrebbe concludere...
01 aprile 2020
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SASSARI. Completata ieri l’esecuzione degli ultimi 65 tamponi sugli ospiti della Rsa San Nicola, con la mappatura degli operatori al lavoro nella struttura, circa 13, che si dovrebbe concludere invece tra oggi e domani. Grande attesa e preoccupazione per i risultati, dopo la prima trance di esami che ha rilevato ben 44 positivi tra gli anziani ospiti della Rsa. La situazione nella struttura è comunque costantemente monitorata, con la direzione che fa il punto due volte al giorno con l’ Unità di crisi con la quale concerta ogni azione.
Rimane il dramma di un focolaio di cui non si conosce ancora l’entità, in uno dei luoghi più sensibili in cui potesse esplodere. Come ben racconta la lettera, arrivata alla Nuova, dei figli di un’ospite della Rsa, morta nei giorni scorsi di Covid. «E’ morta la nostra mamma – scrivono i familiari – Aveva 90 anni e alle spalle una vita dolorosa ma intensa e vissuta con forza. Noi figli e nipoti eravamo preparati alla sua morte perché aveva novanta anni ma non a questa morte in cui le persone care “spariscono” insieme al nostro bisogno di piangere insieme i nostri morti. La residenza San Nicola è stata la casa della nostra mamma negli ultimi anni della sua vita. È stata una casa calda, affettiva, colorata ed efficiente. Nel dramma degli ultimi giorni ha chiuso ai visitatori e alle famiglie in un progetto di protezione che purtroppo è risultato vano. Noi non pensiamo che ci siano responsabilità in questo. Grazie di cuore per gli anni sereni che avete dato a lei ed a tutti noi che la sapevamo protetta. Grazie in particolare alla giovane Oss che interpretando lo spirito che ha animato tutto lo staff, nelle ultime ore di coscienza della vita di mamma ha risposto all’abbraccio di lei seppure bardata dentro le protezioni. Ci ha assicurato che non avrebbe lasciato quella mano fino a quando non fosse venuta meno. Quella mano, la sua mano è stata la nostra».
Rimane il dramma di un focolaio di cui non si conosce ancora l’entità, in uno dei luoghi più sensibili in cui potesse esplodere. Come ben racconta la lettera, arrivata alla Nuova, dei figli di un’ospite della Rsa, morta nei giorni scorsi di Covid. «E’ morta la nostra mamma – scrivono i familiari – Aveva 90 anni e alle spalle una vita dolorosa ma intensa e vissuta con forza. Noi figli e nipoti eravamo preparati alla sua morte perché aveva novanta anni ma non a questa morte in cui le persone care “spariscono” insieme al nostro bisogno di piangere insieme i nostri morti. La residenza San Nicola è stata la casa della nostra mamma negli ultimi anni della sua vita. È stata una casa calda, affettiva, colorata ed efficiente. Nel dramma degli ultimi giorni ha chiuso ai visitatori e alle famiglie in un progetto di protezione che purtroppo è risultato vano. Noi non pensiamo che ci siano responsabilità in questo. Grazie di cuore per gli anni sereni che avete dato a lei ed a tutti noi che la sapevamo protetta. Grazie in particolare alla giovane Oss che interpretando lo spirito che ha animato tutto lo staff, nelle ultime ore di coscienza della vita di mamma ha risposto all’abbraccio di lei seppure bardata dentro le protezioni. Ci ha assicurato che non avrebbe lasciato quella mano fino a quando non fosse venuta meno. Quella mano, la sua mano è stata la nostra».
