La Nuova Sardegna

Sassari

«Controlli più serrati e mascherine ai cittadini»

di Gavino Masia
«Controlli più serrati e mascherine ai cittadini»

Porto Torres, i medici hanno formalizzato dieci richieste al sindaco Wheeler Serve una struttura per gli anziani del Biccheddu risultati negativi ai test Covid

05 aprile 2020
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PORTO TORRES. I medici di base di Porto Torres hanno presentato dieci proposte di intervento al sindaco Sean Wheeler per contrastare efficacemente l’emergenza epidemiologica del Covid-19 nel territorio comunale. Richieste emerse nel corso della discussione in videochiamata skype dei giorni scorsi, a cui hanno partecipato i medici Giovanni Manca, Maria Goduto e Laura Cadeddu.

«Abbiamo chiesto prima di tutto la distribuzione gratuita di mascherine all’intera popolazione – dicono –, con l’obbligo di indossarla al di fuori dell’ambiente domestico, e maggior controllo e severità sugli spostamenti dei cittadini: troppi si vedono ancora per strada e per questo motivo bisogna incentivare l’isolamento nelle proprie abitazioni». I medici chiedono anche di potenziare l’organico della polizia locale per alcuni mesi con l’assunzione a tempo determinato di un congruo numero di vigili, per avere maggiore controllo degli accessi a Porto Torres. «Ci sono anche troppe persone che vanno a fare la spesa più volte al giorno – aggiungono – ed è perciò necessaria un’ordinanza sindacale per fare gli acquisti massimo due volta la settimana e un solo componente a famiglia. Oltre a favorire la spesa online e la consegna a domicilio, perché così si possono ipotizzare modalità di controllo, come prendere il nome del cliente per verificare il rispetto delle regole o altre modalità da studiare».

Altra richiesta dei medici di famiglia è quella di organizzare la pulizia della città andando quartiere per quartiere, con taglio straordinario delle erbacce e lavaggio delle strade e dei marciapiedi «perché pare inutile sanificare senza prima pulire e bonificare le zone più sporche». Una sanificazione che preveda interventi ripetuti più volte nel corso della pandemia. «Molto importante è anche l’individuazione di una struttura idonea a ospitare i pazienti destinati alla quarantena, al fine di isolarli dagli altri componenti della famiglia, in modo di limitare il contagio. Ad esempio l’Hostel Balai, luogo ospitale e sufficientemente isolato, pare adatto a tale funzione. Gli ospiti della casa Biccheddu-Deroma che dovessero risultare negativi al test, potrebbero essere isolati in un’ala della struttura turistica in modo da permettere la bonifica della casa madre». C’è poi la duplice richiesta dell’immediata esecuzione dei tamponi in tutte le case di riposo presenti in città - sia per gli ospiti sia per il personale - e per tutto il personale sanitario operante a Porto Torres: gli specialisti e gli infermieri del Poliambulatorio, gli infermieri dell’assistenza domiciliare integrata, i medici di famiglia e i pediatri della città. «Ultima richiesta riguarda l’esecuzione dei tamponi anche per i componenti della polizia locale, per gli operatori ecologici e per i dipendenti del servizio postale dedicato alla distribuzione della corrispondenza».

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