La Nuova Sardegna

Sassari

ozieri 

Il coronavirus non ferma le donazioni

Autorizzato l’espianto degli organi da un uomo deceduto di recente

09 aprile 2020
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OZIERI. In un momento storico in cui i pensieri di tutti sono focalizzati sull’emergenza coronavirus, c’è una quotidianità che va avanti, fatta di persone che nascono e che muoiono, e di persone che rinascono grazie all’ultimo gesto d’amore di qualcuno che non c’è più.

Una di queste storie viene da Ozieri, ed è quella di un uomo recentemente scomparso dopo una breve malattia e i cui organi sono stati donati su desiderio della famiglia per dare nuova vita ad altre persone che soffrono. Un gesto di straordinaria generosità.

È la storia di un uomo «con tanta voglia di vivere, un grande spirito sportivo, una battuta affettuosa sempre pronta e un buonumore contagioso, che vivranno ancora in coloro che hanno beneficiato della sua generosità».

Sono parole del direttivo delle associazioni Aido-Admo di Ozieri (donatori di organi e donatori di midollo osseo), che hanno voluto raccontare questa storia perché, dicono, «il gesto di questo nostro concittadino deve essere noto e apprezzato, in modo che tutti capiscano l’importanza di questo dono che ha ridato vita a chi ormai aveva poca speranza di vivere, soprattutto in un periodo nel quale vi è stato un drammatico calo delle donazioni».

La vita, in tutte le sue forme, va avanti, e Aido e Admo si impegnano a ricordare questa persona «insieme a tutti gli altri nostri concittadini che hanno donato, in tutte le nostre iniziative volte a ricordare ognuno di loro, per non dimenticare mai». (b.m.)



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