La Nuova Sardegna

Sassari

Allo Zooprofilattico via ai primi esami sui campioni Covid

di Paoletta Farina
Allo Zooprofilattico via ai primi esami sui campioni Covid

Nei laboratori di via Vienna sono arrivati i reagenti e si parte La struttura contribuirà a velocizzare i tempi dei risultati 

11 aprile 2020
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SASSARI. Allo Zooprofilattico via all’esame dei primi tamponi per verificare i contagi da coronavirus. La partenza del servizio è avvenuta ieri con un primo step grazie all’arrivo dei reagenti che l’Istituto aveva ordinato – non senza difficoltà a reperirli sul mercato – e che attendeva da giorni.

Grazie al lotto di kit di cui hanno ora disponibilità, i laboratori del Dipartimento di sanità animale potranno svolgere analisi giornaliere. Un lavoro che sgraverà la mole di quello degli analisti della Microbiologia, impegnati 24 ore su 24 negli accertamenti sulla positività dei tamponi naso faringei da quando l’epidemia si è sviluppata anche a Sassari e nel Nord Sardegna.

L’avvio dell’attività comincia per gradi fino a quando non entrerà a pieno regime. C’è la necessità di collaudare un sistema che comunque è perfettamente in grado di affrontare il nuovo compito affidato. L’Istituto “Pegreffi”, nei suoi laboratori, ha sempre svolto, dall’inizio della sua mission, migliaia di accertamenti diagnostici in campo veterinario e nei controlli sugli alimenti.

Le sue competenze sono perciò più che mai utili e preziose in questo momento in cui è determinante conoscere a che livello si sia diffuso il Covid-19. E conoscerlo nel più breve tempo possibile. Che finora non sempre è stato possibile assicurare. Considerato che l’unico centro di riferimento per la loro validazione, quale è, appunto, Microbiologia, non può assicurare una refertazione veloce.

Ciò ha spinto la Regione a far entrare nella rete del piano strategico per la lotta al virus anche l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna che aveva dato la disponibilità alla collaborazione. Centro d’eccellenza, che svolge ricerca sulle malattie animali, su quelle infettive ed epidemiche, ma anche sulle zoonosi (cioè le malattie che dagli animali si trasmettono all’uomo, come sembra essere l’infezione da coronavirus) l’Izs rappresenta un alleato e una struttura ideale nell’ambito dei servizi necessari alla diagnosi del nuovo virus: possiede strumentazioni e personale specializzato e si era già preparato per accogliere i campioni che d’ora in poi arriveranno dall’Azienda ospedaliero universitaria anche realizzando lavori edilizi, indispensabili per poter procedere alle analisi dei materiali con le garanzie per la salute degli operatori, e seguendo tutti i protocolli previsti, compresa la creazione di percorsi di sicurezza.

I reagenti e tutto il materiale necessario per gli esami sui tamponi naso faringei sono stati forniti da una ditta padovana al prezzo di 2.335 euro. L’ordine era stato eseguito direttamente dall’Istituto Zooprofilattico una volta che la Regione ha autorizzato il suo ingresso nella rete di emergenza. La collaborazione dell’Izs consentirà, anche in considerazione del fatto che lo screening tra la popolazione è stato allargato, di poter dare risposte più celeri e favorire così il contenimento di un’epidemia che ancora non si conosce quando potrà avere fine.

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