La Nuova Sardegna

Sassari

«Alghero, un’isola felice», niente contagi in ospedale

«Alghero, un’isola felice», niente contagi in ospedale

Il primario Carboni: «Test a tappeto e ogni paziente trattato come fosse positivo». Ventuno infetti registrati in totale, ma nessun caso negli ultimi dieci giorni 

13 aprile 2020
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wALGHERO. Seicento tamponi e ventuno positivi. Un potenziale focolaio disinnescato sul nascere e nessun caso di contagi negli ultimi dieci giorni.

La situazione dell’ospedale di Alghero al momento è sotto controllo, e gli unici casi sporadici di infetti si sono riscontrati solo su pazienti. A occuparsi dello screening nel presidio ospedaliero e al monitoraggio dei tamponi è il primario di Ottorino Sebastiano Carboni.

«Per fortuna Alghero è un’isola felice rispetto a ciò che sta accadendo a 35 chilometri di distanza – le misure di prevenzioni molto stringenti che abbiamo adottato da subito a quanto pare si sono rivelate efficaci».

Il maggiore numero di positivi si è registrato un mese fa. «Siamo intervenuti con una serie di tamponi a tappeto – spiega Carboni – anche ottanta al giorno. E così siamo riusciti a isolare i contagi. Poi è stato fondamentale il supporto esterno delle associazioni e dei volontari, che si sono uniti allo sforzo dell’Ats nel fornirci dei dispositivi di protezione individuale adeguati che hanno consentito al personale di operare in sicurezza».

Ogni paziente, inoltre, al contrario di ciò che accade al Santissima Annunziata di Sassari, viene trattato come fosse potenzialmente positivo: «Chiunque entri in un reparto per un ricovero, anche se totalmente asintomatico, viene comunque sottoposto a tampone per rilevare una eventuale infezione. E il test viene ripetuto in maniera puntuale anche prima di una dimissione, in modo da preservare le famiglie da possibili contagi».

Ora il prossimo obiettivo dell’ospedale di Alghero è quello di diventare autosufficiente con l’effettuazione dello screening: «Sappiamo bene che Sassari è in una situazione di difficoltà e non vorremmo gravare ulteriormente inviando al laboratorio anche i nostri tamponi. Abbiamo gli strumenti per poter gestire da soli l’analisi dei test, e se l’azienda ci consentirà di lavorare in autonomia noi siamo pronti a cominciare».

Dei ventuno casi che si sono verificati, la maggior parte erano asintomatici o paucisintomatici. Si sono quasi tutti negativizzati, tanto che numerosi medici, oss e infermieri sono già rientrati al lavoro e altri sono in attesa di riscontro per il secondo tampone, in modo da poter riprendere l’attività. Purtroppo c’è stato anche un paziente deceduto, ma si trattava di una donna molto anziana, di novant’anni, con un quadro clinico complicato.

Il sindaco di Alghero Mario Conoci è in costante comunicazione con il presidio ospedaliero e per ora la situazione è in totale sicurezza. Anche i cittadini si sono dimostrati molto collaborativi, rispettando il regime di restrizioni ed evitando in questo modo il potenziale diffondersi dei contagi. (lu.so.)

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