Lite coi vigili, squadra mobile al lavoro
di Nadia Cossu
Indagine affidata dalla Procura. Post con insulti, la municipale denuncia
21 aprile 2020
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SASSARI. Sarà la squadra mobile di Sassari a svolgere gli accertamenti necessari a ricostruire con maggiore precisione ciò che è accaduto nella tarda mattinata di venerdì in via Ugo La Malfa. Alcuni inquilini dei palazzi intorno alla via avevano infatti ripreso con il telefono cellulare la lite, sfociata poi in uno scontro fisico, tra alcuni uomini della polizia locale e una coppia (marito e moglie) che si trovava per strada. Video che sono stati poi diffusi sui social e che hanno scatenato l’ira del popolo web. I coniugi sono stati denunciati per resistenza e rifiuto di fornire le generalità.
La donna, che si trovava nelle vicinanze della propria abitazione, sarebbe stata fermata da una pattuglia dei vigili urbani. E fin qui tutto abbastanza normale. Di questi tempi, purtroppo, uscire di casa e imbattersi in una pattuglia delle forze dell’ordine che ti chiede conto del perché tu non stia rispettando le prescrizioni imposte da decreti e ordinanze comunali è diventato abbastanza frequente.
Ma cosa sia accaduto dopo e per quale ragione lo scontro – che poi ha coinvolto anche il marito della signora – da verbale sia diventato fisico non è ancora chiaro. In base a una prima ricostruzione sembra che la donna non abbia fornito le sue generalità, non aveva con sè i documenti e avrebbe chiesto al marito (che era in casa) di portarglieli. Cosa che sarebbe effettivamente avvenuta. Le immagini infatti mostrano l’uomo che a un certo punto è lì, vicino alla moglie e ai vigili urbani. Ma la situazione non migliora. Anzi, degenera. Si sentono urla, si intravede un agente che dà una ginocchiata, il marito della donna finisce a terra e, alla fine, lei sale sull’auto della polizia locale e viene portata in comando.
Ieri sull’episodio è intervenuto con una nota stampa il comandante della polizia locale, Gianni Serra: «In relazione ai fatti di venerdì scorso sui quali si è creata un’elevata attenzione mediatica, questo comando precisa che nella circostanza gli agenti hanno svolto un’attività di polizia giudiziaria che già da sabato è stata posta all’attenzione dell’autorità competente. Nello specifico, durante i controlli rivolti alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle autorità per contrastare la diffusione del Covid-19, due persone si sono rese responsabili di fatti penalmente rilevanti. In merito a quanto accaduto non si ritiene opportuno rilasciare alcun commento e ciò nel rispetto del lavoro della magistratura a cui il legislatore affida la direzione delle indagini. Infine, in relazione ad alcuni post diffamatori apparsi sui social il comando sta raccogliendo la documentazione per agire penalmente nei confronti dei responsabili».
Intanto l’avvocato Marco Langiu, che venerdì sulla sua bacheca Facebook – sostenendo di essere il legale della coppia – aveva condannato il comportamento dei vigili, domenica ha comunicato sempre sul suo profilo facebook di aver saputo che i due hanno nominato un altro difensore.
La donna, che si trovava nelle vicinanze della propria abitazione, sarebbe stata fermata da una pattuglia dei vigili urbani. E fin qui tutto abbastanza normale. Di questi tempi, purtroppo, uscire di casa e imbattersi in una pattuglia delle forze dell’ordine che ti chiede conto del perché tu non stia rispettando le prescrizioni imposte da decreti e ordinanze comunali è diventato abbastanza frequente.
Ma cosa sia accaduto dopo e per quale ragione lo scontro – che poi ha coinvolto anche il marito della signora – da verbale sia diventato fisico non è ancora chiaro. In base a una prima ricostruzione sembra che la donna non abbia fornito le sue generalità, non aveva con sè i documenti e avrebbe chiesto al marito (che era in casa) di portarglieli. Cosa che sarebbe effettivamente avvenuta. Le immagini infatti mostrano l’uomo che a un certo punto è lì, vicino alla moglie e ai vigili urbani. Ma la situazione non migliora. Anzi, degenera. Si sentono urla, si intravede un agente che dà una ginocchiata, il marito della donna finisce a terra e, alla fine, lei sale sull’auto della polizia locale e viene portata in comando.
Ieri sull’episodio è intervenuto con una nota stampa il comandante della polizia locale, Gianni Serra: «In relazione ai fatti di venerdì scorso sui quali si è creata un’elevata attenzione mediatica, questo comando precisa che nella circostanza gli agenti hanno svolto un’attività di polizia giudiziaria che già da sabato è stata posta all’attenzione dell’autorità competente. Nello specifico, durante i controlli rivolti alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dalle autorità per contrastare la diffusione del Covid-19, due persone si sono rese responsabili di fatti penalmente rilevanti. In merito a quanto accaduto non si ritiene opportuno rilasciare alcun commento e ciò nel rispetto del lavoro della magistratura a cui il legislatore affida la direzione delle indagini. Infine, in relazione ad alcuni post diffamatori apparsi sui social il comando sta raccogliendo la documentazione per agire penalmente nei confronti dei responsabili».
Intanto l’avvocato Marco Langiu, che venerdì sulla sua bacheca Facebook – sostenendo di essere il legale della coppia – aveva condannato il comportamento dei vigili, domenica ha comunicato sempre sul suo profilo facebook di aver saputo che i due hanno nominato un altro difensore.
