La Nuova Sardegna

Sassari

Super controlli su acqua e cibi

di Paoletta Farina

Anche gli ispettori del servizio di Igiene degli alimenti dell’Assl in campo per l’emergenza sanitaria

21 aprile 2020
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SASSARI. Contro l’emergenza coronavirus sono in campo anche gli ispettori e i tecnici del servizio di Igiene degli alimenti e delle nutrizioni del Dipartimento di prevenzione dell’Assl. Che non solo continuano a svolgere i loro controlli di routine a tutela della salute dei cittadini, ma li hanno anzi intensificati considerato il particolare momento che si sta vivendo.

Se c'è qualche furbetto che vuole approfittare della situazione pensando che le maglie della sorveglianza sanitaria si siano allentate è avvertito. Gli operatori continuano ad essere in servizio 24 ore su 24, presenti su tutti i fronti in cui hanno competenze. E infatti anche in questi giorni di quarantena, li si può trovare nelle strade a prelevare campioni dell’acqua della rete idrica destinata ad uso alimentare, o nei supermercati per ispezionare la qualità della merce in vendita e nei negozi esclusi dalla chiusura perché vengano rispettate le regole del distanziamento tra i clienti.

Proprio sull’acqua che arriva nelle case, mai tanto affollate come in questo periodo di quarantena, e sugli impianti di potabilizzazione, la Regione ha chiesto di intensificare i controlli. Una ulteriore garanzia per tutti, stante l’emergenza sanitaria e che serve a rassicurare la popolazione, in comprensibile ansia per la pandemia.

Particolare attenzione anche sugli alimenti presenti sia nei piccoli esercizi commerciali che nella grande distribuzione dove viene verificato se vengano messi sugli scaffali prodotti che contengono sostanze nocive per la salute. Ma anche su pizzerie, paninoteche e gastronomie che stanno consegnando a domicilio perché il trasporto avvenga secondo le norme igieniche. Non sono controlli solo repressivi: gli ispettori consigliano e suggeriscono ai commercianti come comportarsi, il verbale arriva in casi estremi.

«Le attività di prevenzione non si sono mai fermate e l’attenzione degli operatori resta alta tanto sulle filiere produttive attualmente attive quanto sugli altri settori di competenza – confermano dal Dipartimento –. Nel comparto alimentare i controlli sono continui e, soprattutto in questo momento di grande emergenza sanitaria, sono diretti ad offrire a tutti i cittadini la massima garanzia sulla qualità dei prodotti».

Le “sentinelle” della salute sono soltanto 11 e operano in 96 Comuni della Provincia sassarese e della Gallura. Un lavoro capillare, che va dal campo passando per i fornitori e arrivando fino al bancone del negozio o al tavolo della trattoria. Se, appunto, il coronovirus ha chiuso alcune attività come quelle delle ristorazione, ciò non significa che la vigilanza sia diminuita.

Complessivamente non sono state accertate violazioni importanti delle norme sanitarie, la guardia non è mai stata abbassata proprio perché ora più che mai è necessario che il consumatore non corra il pericolo che il cibo che porta a casa non sia sicuro.

Le emergenze devono essere gestite aumentando la vigilanza in tutti i settori. E quello degli alimenti è prioritario.

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