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Sassari, una Cavalcata speciale dopo l’estate

di Roberto Sanna
Sassari, una Cavalcata speciale dopo l’estate

L’assessora alla Cultura Rosanna Arru: «Stiamo pensando di organizzarla in settembre con una formula rivisitata»

21 aprile 2020
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SASSARI. Settembre potrebbe essere il nuovo maggio. Almeno in questo 2020, dove la primavera dovrebbe coincidere con la faticosa uscita dal tunnel dell’emergenza sanitaria e tutto il resto passerà in secondo piano. E maggio, da sempre, è il mese della Cavalcata, la grande festa della bellezza sarda che caratterizza il penultimo week-end. Nello stesso mese era in programma anche “Sassari in fiore”, manifestazione che vede la zona ottocentesca della città abbellita dalle migliori aziende florovivaistiche. Non se ne farà nulla, ovviamente, sarà già tanto se la gente potrà festeggiare un minimo di ritorno alla normalità. Figuriamoci eventi che per la grande affluenza di persone, sono incompatibili con la situazione attuale.

Il sindaco Nanni Campus nelle scorse settimane aveva già fatto qualche passaggio sull’argomento, che a dire il vero non ha bisogno nemmeno di un annuncio ufficiale specifico convalidato dal timbro di Palazzo Ducale. Resta da capire se la Cavalcata dovrà saltare un anno oppure se sarà possibile recuperarla più avanti, magari con una formula adattata per l’occasione e sempre sperando che tra qualche mese le condizioni possano essere quelle giuste. «Al di là dell’emergenza sanitaria, se anche all’inizio di maggio dovesse ipoteticamente tornare tutto come prima il percorso organizzativo si è fermato da tempo – dice l’assessora alla Cultura Rosanna Arru –. Dopo Pasqua però si è riacceso tutto, stiamo pensando a come scandire la ripartenza della città anche dal punto di vista degli eventi culturali e devo dire che abbiamo buttato giù qualche idea, diciamo cinque o sei, che contiamo di perfezionare nei prossimi giorni. Tra queste, certamente, c’è anche quella di far svolgere la Cavalcata in un secondo momento».

Del resto si tratta di una manifestazione che anche la Regione ha messo nel ristretto elenco degli eventi “top” dell’isola, con un conseguente e adeguato finanziamento. Lo scorso anno la Cavalcata ha visto la partecipazione di 70 gruppi e oltre duemila figuranti, ai quali vanno aggiunti i vari accompagnatori e gli spettatori, per non parlare del contorno di bancarelle, street-food e le serate dedicate al folklore. Qualcosa di grande che sarebbe un peccato perdere quest’anno e l’amministrazione comunale, che ha ereditato l’organizzazione dalla disciolta Azienda di soggiorno e turismo, sta cercando di tenere in piedi: «L’idea è quella di provare a recuperarla dopo i mesi più caldi dell’estate, diciamo per settembre o al limite ottobre – aggiunge l’assessora Arru –. Novembre no, mi sembra improponibile pensare di organizzare la Cavalcata in quel mese . Per questo stiamo pensando a una formula particolare, diversa dalla solita. Una sorta di Cavalcata “rivisitata” e adatta alla situazione, con delle caratteristiche particolari. Un’edizione speciale, insomma, che speriamo possa essere anche unica perché tutti speriamo di poter organizzare l’anno prossimo il tradizionale appuntamento di fine maggio con la formula che tutti conosciamo».

L’assessora alla Cultura ribadisce poi la volontà dell’amministrazione rimettere in moto la città anche da questo punto di vista: «Quella di organizzare la Cavalcata dopo l’estate non è l’unica idea che abbiamo – sottolinea –. Stiamo pensando a una serie di iniziative che ci permettano una ripartenza compatibile con quella che ormai viene chiamata “la nuova normalità”, e in questo senso abbiamo già avuto alcuni incontri con le attività produttive. Siamo anche aperti alle proposte degli operatori del settore, anzi, presto pubblicheremo una manifestazione di interesse in questo senso. Proprio perché non vogliamo ritrovarci da soli a interrogarci e decidere, vorremmo confrontarci».

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