La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, interrotta la catena del contagio

Ozieri, interrotta la catena del contagio

Effettuati i test a tappeto nelle Rsa del territorio: esito negativo dei tamponi

23 aprile 2020
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OZIERI. Ancora buone notizie sul fronte dei controlli sanitari sulla eventuale diffusione del coronavirus effettuati a Ozieri nelle residenze socio-sanitarie, con i risultati negativi registrati ieri sui tamponi effettuati nei giorni scorsi nelle struttura integrata Residenza Marta di via Stazione e nella casa di riposo comunale Villa Campus di via Monserrato. Queste buone notizie si aggiungono a quelle dei giorni scorsi, ovvero gli esiti a loro volta negativi dei controlli, seconda tranche di tamponi dopo il primo controllo di due settimane fa, effettuati su ospiti e personale sanitario e non sanitario delle strutture integrate San Nicola e Clemenza e Giuseppe Pietri. L’ultima delle cinque residenze socio sanitarie ozieresi, la comunità Monsignor Cogoni in via Monserrato, è stata a sua volta oggetto di controlli e tutti gli ospiti e il personale sono stati sottoposti a tampone, ma ancora se ne attendono i risultati. Questi ultimi dati lasciano fermo a sei il numero dei contagi tra ospiti e personale delle residenze sanitarie cittadine, tutti concentrati nella struttura Clemenza e Giuseppe Pietri. Qui, come si ricorderà, i controlli erano scattati nei primi giorni di aprile dopo il ricovero in ospedale di un ospite della struttura poi risultato positivo al tampone e quindi non fatto rientrare nella residenza. Dal controllo erano risultate però positive al contagio appunto sei persone: due ospiti, tre operatrici socio sanitarie e un’infermiera, le cui condizioni però non avevano da subito fortunatamente destato forti preoccupazioni e stanno richiedendo solo un periodo di convalescenza domiciliare. Come dimostrano i dati emersi dagli altri risultati dei primi controlli, tutti negativi, e da quelli della seconda tranche di tamponi, a loro volta tutti negativi, si può stare tranquilli sul fatto che la paventata catena di contagio si sia interrotta. Questo dato - che come si sa è emerso da test clinici che sono stati effettuati (su oltre duecento persone tra sanitari e ospiti delle strutture) da operatori ospedalieri coadiuvati, anche a Ozieri, da personale dell’esercito - unito agli esiti negativi riscontrati nelle altre strutture socio sanitarie, dà la misura di come le gestioni di Ozieri abbiano attuato da subito buone pratiche e comportamenti finalizzati alla riduzione al minimo dei rischi di diffusione del virus. Barbara Mastino

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