Giave, ripristinato l’asfalto nella ex 131
Conclusi i lavori sul raccordo che collega Campu Giavesu con il resto del territorio
24 aprile 2020
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GIAVE. Da qualche giorno i conduttori delle aziende che utilizzano il vecchio tratto stradale dell’ex strada statale 131, che corre parallelo alla nuova arteria, possono usufruire di un percorso adeguato e sicuro. Tre mesi fa, in seguito alle numerose richieste e lamentele degli operatori locali, sul posto si era recato il commissario straordinario della provincia di Sassari, Pietro Fois, il consigliere regionale e coordinatore dei riformatori, Aldo Salaris, e lo staff tecnico della Provincia.
Avevano verificato di persona lo stato dei luoghi ed evidenziato le numerose difficoltà nel percorrere una carreggiata ridotta a un autentico percorso di guerra, priva di cunette di scolo, costellata di autentici fossati, buche e disgregazioni del manto stradale.
Si trattava chiaramente di un’esigenza primaria in fatto di sicurezza e operatività che danneggiava, in modo evidente, anche il mangimificio Chessa, la più grande azienda di produzione di mangimi del territorio, una realtà industriale ed economica collocata nella vallata di Campu Giavesu, a confine con l’imbocco della strada rurale “Figuini”, l’ex 131 e la strada ferrata, che occupa oltre cinquanta operai e lavora ogni giorno oltre 9mila quintali di cereali e mangimi che vengono trasportati in tutta la Sardegna.
L’impresa di Ossi incaricata dell’esecuzione dei lavori ha realizzato con cura l’intervento di ripristino per il rifacimento di gran parte del cassonetto stradale, delle cunette di scarico delle acque piovane del manto d’usura, la regolamentazione degli scarichi, l’adeguamento della sezione delle canale di sottopasso e quanto necessario ad eliminare l’attuale stato d’intransitabilità ed ha restituito un sorriso alle richieste e necessità di tanti operatori ed operai.
Emidio Muroni
Avevano verificato di persona lo stato dei luoghi ed evidenziato le numerose difficoltà nel percorrere una carreggiata ridotta a un autentico percorso di guerra, priva di cunette di scolo, costellata di autentici fossati, buche e disgregazioni del manto stradale.
Si trattava chiaramente di un’esigenza primaria in fatto di sicurezza e operatività che danneggiava, in modo evidente, anche il mangimificio Chessa, la più grande azienda di produzione di mangimi del territorio, una realtà industriale ed economica collocata nella vallata di Campu Giavesu, a confine con l’imbocco della strada rurale “Figuini”, l’ex 131 e la strada ferrata, che occupa oltre cinquanta operai e lavora ogni giorno oltre 9mila quintali di cereali e mangimi che vengono trasportati in tutta la Sardegna.
L’impresa di Ossi incaricata dell’esecuzione dei lavori ha realizzato con cura l’intervento di ripristino per il rifacimento di gran parte del cassonetto stradale, delle cunette di scarico delle acque piovane del manto d’usura, la regolamentazione degli scarichi, l’adeguamento della sezione delle canale di sottopasso e quanto necessario ad eliminare l’attuale stato d’intransitabilità ed ha restituito un sorriso alle richieste e necessità di tanti operatori ed operai.
Emidio Muroni
