La Nuova Sardegna

Sassari

Liberi tutti ma senza strafare

di Giovanni Bua
Liberi tutti ma senza strafare

Da domani si può passeggiare e correre, ma da soli e vicino all’abitazione. I bimbi dovranno aspettare

25 aprile 2020
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SASSARI. Liberi sì, ma non troppo. E non tutti. L’ora d’aria che da domani i sassaresi potranno riprendere a respirare è il primo vero passo avanti nel faticoso cammino verso la “nuova normalità” con cui ci dovremo abituare a convivere. Ma il via libera all’attività fisica all’aperto, che un’ordinanza del sindaco vietava dallo scorso 14 marzo, si porta dietro una jungla di disposizioni, interpretazioni e rischi dentro cui è facile perdersi. E su cui è meglio fare un po’ di chiarezza.

L’ordinanza. La versione definitiva dell’ordinanza del sindaco Campus arriverà oggi. E potrebbe contenere qualche chiarimento o novità. Da quanto trapelato finora però dovrebbe semplicemente rimandare all'ultimo decreto del presidente del consiglio dei Ministri e alle direttive regionali, che su alcuni punti non sono concordi. Di regola, e fatto salvo che nessuno ha voglia di impelagarsi in ricorsi al Tar, “vince” la prescrizione più restrittiva. Come era, fino a oggi, sull’attività fisica, quella del Comune di Sassari. E come è, su guanti e mascherine nei negozi, quella regionale. Ma non è scontato.

Mascherine. L’ordinanza regionale ad esempio concede la possibilità di fare attività fisica, ma indossando la mascherina. Obbligo che rende impossibile, e addirittura pericoloso, correre o anche camminare veloci. L’ordinanza comunale invece non ha mai parlato di obbligo di mascherine quando si esce di casa, ma solo all’interno degli esercizi commerciali. I copribocca sono semplicemente raccomandati. Insomma, pur in presenza delle disposizioni regionali, a Sassari difficilmente ci saranno problemi se si “corricchia” con la mascherina abbassata. E, per carenza di mascherine, non è mai stata fatta una singola sanzione.

Corsetta. Sulla corsetta però è meglio specificare. L’ordinanza del sindaco parlerà di “attività fisica all’aperto” nei pressi della propria abitazione. Che non vuol dire via libera ai runner. Si può corricchiare insomma, o passeggiare, ma ragionevolmente vicino a dove si abita. Su quanto sia il “ragionevole” anche qui il dibattito è aperto. Per portare a passeggio gli animali di compagnia si parla di 200 metri. Ma non sembra che la distanza esatta per la passeggiata sarà indicata in ordinanza. É evidente che non si potrà andare molto più lontano.

Bicicletta. Niente pedalate, a meno che non si voglia girare intorno all’isolato. C’è da dire però che la bici non è mai stata vietata. E si può usare per andare a fare la spesa, recarsi a lavoro, e per tutte le altre “necessità” normalmente concesse.

Da soli. Attività fisica e passeggiate sì, a rigorosamente da soli. E mantenendo la distanza di sicurezza di un metro. Niente passeggiate in compagnia dunque, nemmeno tra familiari. Sì a un po’ di aria, ma le uscite vanno comunque limitate allo stretto necessario.

Bambini. Niente da fare per i bambini. Per i quali continua la sempre più faticosa cattività. Per qualche novità bisognerà attendere la scadenza del 4 maggio. Per ora gli esperti considerano impossibile che i piccoli, specialmente dopo la lunga clausura, siano in grado di rispettare distanze tra loro. Motivo per cui per ora non potranno uscire con i genitori, nè meno che mai andare in parchi o aree gioco che, per ora, rimangono assolutamente chiusi.

A casa. Sassari insomma, grazie al calo dei contagi, scende di un “grado” nel livello del lockdown, e si riallinea con la media nazionale e regionale. Ma non è ancora il momento del liberi tutti. Per fare un po’ di attività fisica o un passeggiata non sarà insomma più necessario tirarsi dietro gli sfiniti cani, ma per ripartire davvero serve ancora un po’ di pazienza.

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