il dopo medea
Disagi per gli utenti: «Bollette e consumi la Gaxa non risponde»
SASSARI. Disagi e problemi - al momento irrisolti, anche perchè tutti i tentativi di contattare l’azienda non sono andati a buon fine - per tutti i clienti della nuova società che gestisce il gas di...
28 aprile 2020
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SASSARI. Disagi e problemi - al momento irrisolti, anche perchè tutti i tentativi di contattare l’azienda non sono andati a buon fine - per tutti i clienti della nuova società che gestisce il gas di città in tutta la Regione: la Gaxa spa, nata dall'acquisizione della Medea Gas spa nel 2020.
«La nuova società ha recapitato le bollette relative all'ultimo bimestre 2019 con un ritardo eccezionale – raccontano gli utenti –, senza dare quindi l'opportunità di poter effettuare l'autolettura del consumo del primo bimestre 2020 entro la data stabilita del 28 febbraio. E molti sono venuti a conoscenza di questa data una volta ricevuta la bolletta nel mese di marzo.
«La settimana scorsa mi è stata recapitata la nuova bolletta relativa al primo bimestre – scrive Francesco Sanna – e con mia grande sorpresa scopro che mi è stato addebitato in acconto sui futuri consumi una quantità di gas pari alla metà di quanto consumato nel 2019. Rimango basito e decido di contattare il numero per l'assistenza clienti al quale però non risponde nessuno. Ho inviato una mail ordinaria e una mail pec all'indirizzo di posta elettronica e sono ancora in attesa di una risposta. Nel frattempo passano i giorni e la scadenza per il pagamento della fattura è fissato per il 30 aprile».
«Trovo a dir poco scandaloso che in questo periodo di crisi, in cui si fatica a lavorare e a percepire uno stipendio – prosegue Sanna – la società Gaxa possa permettersi deliberatamente di addebitare un importo così spropositato e poi non dare nessuna spiegazione ai propri clienti».
Unl comportamento scorretto, «non solo nei confronti dei tanti consumatori che si trovano in un momento di difficoltà, ma anche per quelli che hanno sempre pagato regolarmente le fatture».
Ieri sono arrivate decine di chiamate da parte di utenti che hanno messo in risalto appunto l’impossibilità di comunicare con la nuova azienda per chiedere spiegazioni e avere indicazioni sul da farsi.
«Chiediamo che l’azienda effettui un ricalcolo delle bollette, almeno suddividendo per 12 il consumo annuo del 2019 e moltiplicandolo per i due mesi fatturati».
«La nuova società ha recapitato le bollette relative all'ultimo bimestre 2019 con un ritardo eccezionale – raccontano gli utenti –, senza dare quindi l'opportunità di poter effettuare l'autolettura del consumo del primo bimestre 2020 entro la data stabilita del 28 febbraio. E molti sono venuti a conoscenza di questa data una volta ricevuta la bolletta nel mese di marzo.
«La settimana scorsa mi è stata recapitata la nuova bolletta relativa al primo bimestre – scrive Francesco Sanna – e con mia grande sorpresa scopro che mi è stato addebitato in acconto sui futuri consumi una quantità di gas pari alla metà di quanto consumato nel 2019. Rimango basito e decido di contattare il numero per l'assistenza clienti al quale però non risponde nessuno. Ho inviato una mail ordinaria e una mail pec all'indirizzo di posta elettronica e sono ancora in attesa di una risposta. Nel frattempo passano i giorni e la scadenza per il pagamento della fattura è fissato per il 30 aprile».
«Trovo a dir poco scandaloso che in questo periodo di crisi, in cui si fatica a lavorare e a percepire uno stipendio – prosegue Sanna – la società Gaxa possa permettersi deliberatamente di addebitare un importo così spropositato e poi non dare nessuna spiegazione ai propri clienti».
Unl comportamento scorretto, «non solo nei confronti dei tanti consumatori che si trovano in un momento di difficoltà, ma anche per quelli che hanno sempre pagato regolarmente le fatture».
Ieri sono arrivate decine di chiamate da parte di utenti che hanno messo in risalto appunto l’impossibilità di comunicare con la nuova azienda per chiedere spiegazioni e avere indicazioni sul da farsi.
«Chiediamo che l’azienda effettui un ricalcolo delle bollette, almeno suddividendo per 12 il consumo annuo del 2019 e moltiplicandolo per i due mesi fatturati».