pattada
Nessun contagio nella casa di riposo
L’istituto San Francesco è “blindato” fin dallo scorso 5 marzo
28 aprile 2020
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PATTADA. La casa di riposo “San Francesco” di Pattada, gestita dal parroco Gianfranco Pala, è blindata dal 5 marzo, quando ancora nessuno avrebbe immaginato l’ondata di contagi del Coronavirus all’interno delle strutture assistenziali. «Ho deciso, in tempi non sospetti, di sospendere ogni tipo di visita all’interno della nostra casa di riposo dal 5 marzo – ha detto il parroco –. Scelta dettata dalla priorità assoluta di preservare i nostri delicati ospiti». La struttura ospita al momento venticinque anziani e il personale che vi lavora conta diciannove persone. «Lo stesso 5 marzo – ha spiegato don Pala – ho proceduto a parlare con il personale per una prima corretta informazione sui comportamenti da adottare dentro e fuori la struttura. I familiari sono stati subito avvisati della decisione presa il 5 marzo, decisione accolta con favore da tutti. «Tutto ciò che abbiamo fatto da quella data – spiega don Pala – sono iniziative prese in autonomia».
La struttura si è dotata da subito di tutti gli strumenti protettivi e quindi di mascherine, guanti, e materiale disinfettante. Gli ambienti vengono sanificati tre volte al giorno, con un occhio di riguardo agli ingressi della struttura.
»Ho pensato io stesso – ha sottolineato don Pala – a informare gli anziani»Il personale ha dato prova di grande professionalità. Ne frattempo sono arrivate le circolari delle autorità sanitarie e ci siamo adeguati alle ulteriori misure cautelative. Gli anziani sono sereni e stanno bene, ricevono la mia sola visita mentre il personale si preoccupa di tenerli in contatto telefonico con i familiari.
Elena Corveddu
La struttura si è dotata da subito di tutti gli strumenti protettivi e quindi di mascherine, guanti, e materiale disinfettante. Gli ambienti vengono sanificati tre volte al giorno, con un occhio di riguardo agli ingressi della struttura.
»Ho pensato io stesso – ha sottolineato don Pala – a informare gli anziani»Il personale ha dato prova di grande professionalità. Ne frattempo sono arrivate le circolari delle autorità sanitarie e ci siamo adeguati alle ulteriori misure cautelative. Gli anziani sono sereni e stanno bene, ricevono la mia sola visita mentre il personale si preoccupa di tenerli in contatto telefonico con i familiari.
Elena Corveddu