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Sassari

Ossi, i 109 anni di “tia” Ittoria: la vita è bella, state a casa

di Pietro Simula
Ossi, i 109 anni di “tia” Ittoria: la vita è bella, state a casa

Festa semplice per Vittoria Mura nel paese duramente segnato dal Covid Dalla centenaria invito alla responsabilità: messaggi del sindaco e del vescovo

30 aprile 2020
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OSSI. É tra le decane della Sardegna e tra le più longeve d’Italia, ha vissuto il dramma di due guerre mondiali, orfana di guerra, suo padre era militare della Brigata Sassari, Cavaliere di Vittorio Veneto. Ieri Vittoria Mura ha compiuto 109 anni e in un paese come quello di Ossi, più silenzioso del solito - segnato duramente dal dramma del Covid 19 che ha fatto parecchie vittime tra gli anziani - ha voluto rivolgere un messaggio ai suoi familiari. «La vita è bella, godetevela, ma riguardatevi, state a casa e vogliatevi bene». Un appello semplice, al senso di responsabilità, ma anche un augurio che viene da chi ha combattuto e fatto grandi sacrifici durante la sua vita, e ha conosciuto la sofferenza portata da altre pandemie.

Un raggio di sole, il suo compleanno, che filtra dal cielo cupo sotto il quale si addensano forti apprensioni ed ansie – come afferma il sindaco Giovanni Serra – che la comunità di Ossi sta vivendo in questi ultimi due mesi a causa della pandemia che certo non la sta risparmiando.

Nata nel 1911, sposata a 18 anni, Vittoria ha seguito il marito nella sua carriera nell’Arma. Catapultata da un paese sardo di provincia in un clima e in un’atmosfera ben diversi, si è adattata senza difficoltà alle nuove situazioni. Rientrata in paese nel 1938, dopo il congedo del marito, che da allora si dedicò al lavoro dei campi, “tia Ittoria”, come tutte le mogli e le mamme di quella generazione, si è a sua volta dedicata alla casa e alla famiglia. Diventa così sarta esperta e cuoca raffinata, attenta a tutte le esigenze della famiglia e all’educazione dei figli.

L’idillio si interrompe nel 1944 con lo scoppio della guerra, quando il marito viene richiamato ed assegnato al corpo di stanza a Mores. Dopo una parentesi di qualche anno il rientro in paese nella propria casa di via Amsicora. Arriva il boom economico e la dignitosa povertà man a mano si trasforma in moderato benessere. Per i 109 anni, nella casa di via Amsicora, dove zia Vittoria vive, la festa è “sospesa”. I figli non vogliono turbare il fragile equilibrio che pesa su tutte le famiglie e sugli anziani in particolare. La loro mamma è un simbolo di speranza per tutti. Visite col contagocce e nel rispetto dei protocolli imposti dall’emergenza, in attesa di tempi migliori. Non è mancata la torta, col figlio Piero, la moglie e il nipote. Mario e Romano hanno risparmiato emozioni e rischi di possibili contagi, senza nascondere il dispiacere per non poterla abbracciare. A dare alla cerimonia un tocco di festosità il messaggio e l’omaggio floreale inviato dal sindaco Giovanni Serra. Infine la gradita sorpresa della telefonata del parroco don Felix e del vescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba, che ha promesso una visita personale, appena le condizioni la renderanno possibile.

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