Usini si prepara ad affrontare la Fase 2
Il sindaco sta predisponendo una nuova ordinanza insieme agli operatori sanitari
04 maggio 2020
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USINI. Un nuovo caso di positività al Covid-19 e anche una nuova guarigione: in paese rimane così fermo a sette il numero delle persone attualmente positive al coronavirus. Sono sette anche le persone giudicate guarite che hanno ripreso a condurre una vita normale. «Speravamo di iniziare la F ase 2 con una situazione stabile dal punto di vista epidemiologico – commenta il sindaco Antonio Brundu –, questa nuova movimentazione serve invece a farci capire che non è finita. Da parte nostra, non abbasseremo la guardia».
A Usini dai primi di marzo si sono contati in tutto quattordici casi di positività al virus, con un picco di undici registrato ai primi di aprile. Da lì una lenta discesa, con sette guariti e nessuna persona in quarantena obbligatoria assistita. «Ci stiamo preparando alla nuova fase non senza difficoltà – ha spiega Brundu – anche perché non sarà facile convivere con un virus invisibile». E dopo la pubblicazione dell'ordinanza regionale, il primo cittadino sente, come gli altri sindaci, un peso e una responsabilità ancora più grande: «Il governatore ci ha scaricato responsabilità importanti, alcune delle quali anche in contrasto con il decreto nazionale. Per quanto mi riguarda, spiegherò ogni scelta ai cittadini, chiederò loro una fiducia reciproca, nella consapevolezza che lavorando insieme potremo farcela. Gli usinesi hanno sempre dimostrato buon senso e responsabilità, per cui ci aiuteremo e vinceremo, uniti, tutti insieme». Il sindaco ha anche avviato un tavolo di lavoro virtuale dell’amministrazione comunale con tutti gli operatori sanitari del paese: «Ho cercato di raggiungere via chat tutti gli operatori sanitari, chiedendo loro conforto, suggerimenti e consigli su come immaginare la nuova fase in paese. Stiamo lavorando ad un documento condiviso che sarà la base di una mia ordinanza in merito».
Un mese fa, Usini aveva anche una quarantina di persone in isolamento precauzionale e, fortunatamente, nessuno di loro ha avuto conseguenze. «Questo – ha concluso il sindaco – è merito del comportamento dei pazienti positivi che hanno adottato tutte le prescrizioni necessarie con i propri contatti diretti. Un atteggiamento di responsabilità che ha permesso alla nostra comunità di tenere sotto controllo il virus. Voglio augurare a tutti un rientro immediato alla normalità. Serve ancora un po' di buon senso, prudenza e responsabilità e sono sicuro che i miei concittadini sapranno come comportarsi».
Franco Cuccuru
A Usini dai primi di marzo si sono contati in tutto quattordici casi di positività al virus, con un picco di undici registrato ai primi di aprile. Da lì una lenta discesa, con sette guariti e nessuna persona in quarantena obbligatoria assistita. «Ci stiamo preparando alla nuova fase non senza difficoltà – ha spiega Brundu – anche perché non sarà facile convivere con un virus invisibile». E dopo la pubblicazione dell'ordinanza regionale, il primo cittadino sente, come gli altri sindaci, un peso e una responsabilità ancora più grande: «Il governatore ci ha scaricato responsabilità importanti, alcune delle quali anche in contrasto con il decreto nazionale. Per quanto mi riguarda, spiegherò ogni scelta ai cittadini, chiederò loro una fiducia reciproca, nella consapevolezza che lavorando insieme potremo farcela. Gli usinesi hanno sempre dimostrato buon senso e responsabilità, per cui ci aiuteremo e vinceremo, uniti, tutti insieme». Il sindaco ha anche avviato un tavolo di lavoro virtuale dell’amministrazione comunale con tutti gli operatori sanitari del paese: «Ho cercato di raggiungere via chat tutti gli operatori sanitari, chiedendo loro conforto, suggerimenti e consigli su come immaginare la nuova fase in paese. Stiamo lavorando ad un documento condiviso che sarà la base di una mia ordinanza in merito».
Un mese fa, Usini aveva anche una quarantina di persone in isolamento precauzionale e, fortunatamente, nessuno di loro ha avuto conseguenze. «Questo – ha concluso il sindaco – è merito del comportamento dei pazienti positivi che hanno adottato tutte le prescrizioni necessarie con i propri contatti diretti. Un atteggiamento di responsabilità che ha permesso alla nostra comunità di tenere sotto controllo il virus. Voglio augurare a tutti un rientro immediato alla normalità. Serve ancora un po' di buon senso, prudenza e responsabilità e sono sicuro che i miei concittadini sapranno come comportarsi».
Franco Cuccuru