La Nuova Sardegna

Sassari

GIANPIERO SANNA, DIRETTORE DELLA CONSERVATORIA DELLE COSTE 

«L’Asinara è patrimonio mondiale può essere il faro dello sviluppo»

di Gianni Bazzoni
«L’Asinara è patrimonio mondiale può essere il faro dello sviluppo»

SASSARI. «L’Asinara è un patrimonio mondiale che tutti abbiamo l’obbligo di tutelare, ricade nel Comune di Porto Torres ma è un bene che produce risultati positivi per tutto il territorio, a...

05 maggio 2020
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SASSARI. «L’Asinara è un patrimonio mondiale che tutti abbiamo l’obbligo di tutelare, ricade nel Comune di Porto Torres ma è un bene che produce risultati positivi per tutto il territorio, a cominciare da Stintino che è uno dei punti di accesso. Il Parco nazionale deve diventare un volano di sviluppo importante, e la Regione vuole rendere utilizzabile il patrimonio pubblico presente sull’isola, che equivale al 95 per cento del totale. C’è una situazione di degrado evidente con dei rischi connessi, e l’impegno è quello di superarli con una programmazione adeguata».

Gianpiero Sanna è direttore dell’Agenzia Conservatoria delle Coste da circa un mese e anche se l’emergenza Covid non ha certo agevolato il lavoro, ha cominciato a mettere in ordine priorità e modalità di intervento. «L’Agenzia ha tantissime potenzialità: la Sardegna ha 1849 chilometri lineari di coste, è la prima isola italiana per patrimonio costiero. Quindi il da farsi non manca di certo. Ho cominciato a documentarmi già prima della nomina, da quando il presidente Christian Solinas e l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis mi avevano chiesto la disponibilità. Negli ultimi anni la Conservatoria è stata commissariata, mi hanno preceduto quattro commissari che hanno cercato di fare del loro meglio per riqualificarla e rivalutarla. Ora il mio compito è quello di dare una svolta».

Le prime idee di Sanna sono quelle di realizzare un Osservatorio regionale delle Coste, di rendere operativo un Forum dei Comuni costieri e di creare le condizioni affinchè chiunque intende dare contributi possa farlo in assoluta trasparenza.

«Il legislatore dice che la Conservatoria assume il coordinamento nei rapporti con le altre regioni italiane e con i Paesi rivieraschi del Mediterraneo. Grande attenzione, quindi – dice Gianpiero Sanna – ai rapporti con l’Unione Europea che sul fronte ambientale mette a disposizione risorse importanti. E questo assume un significato ancora maggiore se si considera che sono affidati alla Conservatoria anche una serie di compiti sulle Aree marine protette».

Sanna parla delle torri costiere per sottolineare che nel corso degli ultimi anni «è stato fatto un buon lavoro di recupero e conservazione». Alla Conservatoria spetta il delicato compito di promuovere e diffondere le tematiche ambientali e di favorire lo sviluppo delle aree costiere: «Sento la responsabilità del ruolo – sottolinea Sanna – e so che è fondamentale essere di ausilio all’attività della giunta regionale e aiutare i territori a maturare forme di sviluppo sostenibile e condiviso. Io credo che sia necessaria una fase di promozione culturale affinchè i beni del patrimonio costiero regionale vengano tutelati dalle giovani generazioni. Devono essere loro le “torri di vigilanza” collocate in posizione strategiche».

Ex dirigente ministeriale, da più di trent’anni in servizio nell’amministrazione pubblica con incarichi rilevanti, Gianpiero Sanna si definisce un «umile operaio regionale» e dice di sentirsi «sollecitato a una fase di ascolto dei territori per procedere poi alla realizzazione dei piani». Per uno sviluppo «che non è solo turistico ma che può dare un contributo reale per il miglioramento socio-economico dei territori interessati».

E sulla possibilità di una sede dell’Agenzia al nord della Sardegna (nello specifico a Porto Torres o all’Asinara), il responsabile sottolinea che è importante venire incontro ai territori e creare «degli avamposti, dei punti di osservazione e di ascolto delle esigenze nei territori».

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