Ruba gioielli in una casa, arrestato
Il colpo a Li Punti, 30enne (già ai domiciliari per furto) rintracciato dalla polizia
05 maggio 2020
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SASSARI. Continua l’attività della polizia di Stato volta alla repressione dei furti in appartamento e ai reati contro il patrimonio in genere. Nonostante l’attuale scenario di emergenza sanitaria, c’è chi non rimane a casa e si dedica soprattutto ai furti in appartamento e ai reati contro il patrimonio. Questo almeno emerge dall’attività della polizia. È il caso di Davide Melki, 30enne tempiese ma residente in città, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per un precedente furto commesso in un appartamento, nel corso del quale, senza alcuno scrupolo, per procurarsi la fuga aveva picchiato un uomo, causandogli gravi lesioni.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, nel quartiere periferico di Li Punti, quando il trentenne si è introdotto nell’appartamento di una donna alla quale, in precedenza, aveva con un pretesto chiesto delle informazioni per accertarsi della sua assenza. Il colpo gli è riuscito visto che si è intrufolato nell’abitazione e ha rubato un ingente numero di gioielli. Ma poi le cose, purtroppo per lui, sono finite male. L’attenta descrizione fornita dalla donna e gli elementi recuperati dagli investigatori della squadra mobile, hanno permesso di risalire all’identità dell’uomo, a carico del quale è stata formulata richiesta all’autorità giudiziaria di un’adeguata misura restrittiva, in sostituzione degli arresti domiciliari. Misura, quest’ultima, che dato il recente furto non ha sortito alcun effetto deterrente.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, nel quartiere periferico di Li Punti, quando il trentenne si è introdotto nell’appartamento di una donna alla quale, in precedenza, aveva con un pretesto chiesto delle informazioni per accertarsi della sua assenza. Il colpo gli è riuscito visto che si è intrufolato nell’abitazione e ha rubato un ingente numero di gioielli. Ma poi le cose, purtroppo per lui, sono finite male. L’attenta descrizione fornita dalla donna e gli elementi recuperati dagli investigatori della squadra mobile, hanno permesso di risalire all’identità dell’uomo, a carico del quale è stata formulata richiesta all’autorità giudiziaria di un’adeguata misura restrittiva, in sostituzione degli arresti domiciliari. Misura, quest’ultima, che dato il recente furto non ha sortito alcun effetto deterrente.