La Nuova Sardegna

Sassari

Bottidda, fucilate all’alba contro il mangimificio

di Gianni Bazzoni
Bottidda, fucilate all’alba contro il mangimificio

Attentato contro l’azienda Pais, l’allarme dato dal custode dello stabilimento Sul grave episodio indagano i carabinieri di Bono. Sale la tensione in Goceano

11 maggio 2020
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BOTTIDDA. Fucilate contro l’ingresso del Mangimificio Pais, in via Nuoro a Bottidda. L’atto intimidatorio all’alba e poco più tardi l’intervento dei carabinieri della compagnia di Bono avvertiti dal custode (l’unica persona presente nello stabilimento) che è stato richiamato dagli spari.

Dopo i primi rilievi alla ricerca di elementi utili per le indagini, sono scattati ulteriori accertamenti per capire quale interpretazione dare al gesto che contribuire a fare salire ulteriormente la tensione nell’area del Goceano.

Gli investigatori hanno già sentito i titolari del mangimificio per raccogliere eventuali indicazioni ma al momento non sarebbero emersi particolari validi per indirizzare l’attività investigativa in una direzione precisa.

Si cerca di capire soprattutto se l’atto intimidatoria possa essere messo in relazione con l’attività lavorativa (una ritorsione per qualcosa che magari è stata male interpretata o compresa male in questa fase così delicata segnata dall’emergenza Covid) o se invece nasconda qualcosa di personale collegata alla sfera privata delle persone.

Non ci sono certezze e il lavoro degli investigatori è volto proprio a fare piena luce su quanto accaduto. Quegli spari esplosi contro il mangimificio (l’azienda produce e commercializza foraggi e integratori zootecnici) restano un fatto inquietante in una fase in cui il mondo del lavoro - anche in Goceano - attraversa situazioni di gravi difficoltà e va incontro a un periodo di assoluta incertezza.

I carabinieri - che hanno intensificato i controlli in tutta l’area di competenza - stanno verificando se le telecamere operative hanno ripreso immagini utili per risalire agli attentatori. L’ipotesi è che le fucilate siano state esplose da qualcuno che è arrivato a bordo di un’auto: una breve sosta giusto il tempo di esplodere i colpi e poi la fuga.

Controlli anche per ricostruire movimenti nella zona di alcune persone che potrebbe essere state notate da testimoni nelle fasi precedenti o successive all’attentato.

Quello di Bottidda è il secondo episodio che si verifica in pochi giorni in Goceano. Mercoledì le minacce al vice sindaco di Burgos Tonino Nieddu: nella sua abitazione è arrivato un plico con due proiettili. Un messaggio che non ha bisogno di interpretazione e che ha fatto seguito all’attentato nei confronti dell’amministratore pubblico al quale a febbraio era stata incendiata l’auto parcheggiata sotto casa. I due episodi - secondo gli investigatori - sarebbero collegati e le indagini mirano a scoprire l’autore degli attentati nei confronti di Tonino Nieddu in quanto amministratore comunale.

A Burgos è previsto il rinnovo delle cariche amministrative ma - come negli altri centri dell’Isola - le elezioni sono slittate e si svolgeranno in autunno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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