La Nuova Sardegna

Sassari

Coronavirus, Solinas: le spiagge sarde restano libere, ma è rivolta sulle regole di accesso

Umberto Aime
La Pelosa, Stintino
La Pelosa, Stintino

Sindaci e gestori contro le linee guida anti-Covid studiate da Inail. La curiosità: nel documento nazionale la Pelosa di Stintino citata come esempio virtuoso

14 maggio 2020
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CAGLIARI. Sindaci e gestori balneari della Sardegna sono in rivolta per le norme anti-Covid studiate dall'Inail per il garantire il distanziamento nelle spiagge. Il presidente della Regione Solinas ha preso dieci giorni di tempo per adeguare quelle previsioni ai 595 chilometri di arenili sardi, dal 18 maggio nelle spiagge si potrà passeggiare ma non ancora prendere il sole. Un aspetto però Solinas lo ha chiarito: le spiagge libere dell'isola resteranno tali. La curiosità è che nel documento Inail la Sardegna è citata due volte come esempio virtuoso da seguire. È stata la prima a calcolare quanti devono essere i metri quadri necessari per persona se si vuole evitare il sovraffollamento, quanti bagnanti possono «essere ammessi in un arenile», e l’ha fatto per preservare «lo status ambientale della spiaggia La Pelosa a Stintino», dall’anno scorso a numero chiuso.

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