La Nuova Sardegna

Sassari

Lugliè: «Raccolta rifiuti, c’è il bando da 150 milioni»

di Giovanni Bua
Lugliè: «Raccolta rifiuti, c’è il bando da 150 milioni»

Presentato il nuovo servizio di igiene urbana: «Ritorniamo protagonisti»

13 maggio 2020
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SASSARI. Si chiama Gretas, acronimo di “Gestione rifiuti e tutela ambientale Sassari”, ma anche chiaro omaggio alla pasionaria svedese che con la sua battaglia per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico sta facendo tremare il mondo. E al suo interno contiene la road map che l’amministrazione ha intenzione di seguire nei prossimi sei anni (e sei mesi) nella partita più strategica e onerosa per le sue casse: la raccolta e smaltimento dell’immondizia e la pulizia generale della città.

Il maxi bando. Una partita da centocinquanta milioni di euro, ormai pronta ad essere appaltata, con il nuovo maxi bando da 17 milioni annui che è stato presentato ieri dall’assessora all’Ambiente Antonella Lugliè alla VI commissione e sarà pubblicato a giorni. E il nuovo servizio che dovrebbe scattare dal 1 ottobre, dopo l’ultima proroga fino al 30 settembre concessa ad Ambiente Italia. La seduta, svoltasi nella sala del consiglio comunale, alla fine è stata aggiornata alla prossima settimana, per concludere l’esame del corposo fascicolo.

Lo spirito. Ma le linee guida sono chiare, come lo spirito che anima la professoressa di Ecologia del Dadu, prestata alla giunta Campus per cercare di imprimete una svolta green alla gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale. «Io credo molto – spiega – al ruolo di avanguardia, soprattutto intellettuale, che Sassari deve riconquistare. E questo non può che passare da un modo nuovo di vivere e usare l’ambiente. Il nuovo bando muove i primi decisi passi in questa direzione, ed è un work in progress, destinato a crescere e migliorare. Consolidando gli ottimi risultati raggiunti, e aprendo nuove strade».

Bando le cui linee guida sono contenute nel progetto esecutivo approvato in giunta nella seduta del 9 marzo. Un progetto articolato che, dopo aver analizzato lo stato attuale del servizio, entra nel merito del capitolato che rappresenta la spesa più ingente che l'amministrazione comunale mette in campo.

Porta a porta. Molte le novità in programma. A iniziare dalla raccolta porta a porta, che diventa extralarge, allargandosi subito al quartiere di Luna e Sole e alla “zona Capitali” (via Vienna, Parigi, Budapest), con 4410 nuove utenze (e 9862 abitanti) che fanno schizzare il PaP al 45,9 per cento della città con oltre 58mila sassaresi che dovranno fare a meno dei cassonetti.

Raccolta. Ma non basta: nelle utenze domestiche si abbandonerà la raccolta del multimateriale leggero in favore della separazione dei flussi tra imballaggi in plastica e imballaggi metallici. Ci sarà poi il raddoppio della raccolta degli imballaggi in vetro rispetto all'attuale frequenza quindicinale. Prevista inoltre la riperimetrazione delle zone dove non è attiva la raccolta della frazione umida, con relativo aumento delle utenze che dovranno ricorrere al compostaggio domestico. E, ancora, la creazione di nuove isole ecologiche di supporto alla raccolta porta a porta.

Centro storico. Per la raccolta stradale delle utenze domestiche prevista l'attivazione della raccolta differenziata all'interno del centro storico con l'aggiunta di bidoni carrellati dedicati alla raccolta multimateriale leggero e della raccolta congiunta della carta negli stalli presenti. Cambia la modalità di raccolta degli imballaggi in vetro, che passa dal sistema a cassonetto stradale al sistema a campane. E cambia anche il sistema di lavaggio contenitori stradali, che tanti problemi ha dato in questo ultimo scorcio di gestione del servizio.

Previsto l'aumento delle utenze interessate al servizio e le frequenze di raccolta per particolari categorie di attività ricadenti nelle zone più sensibili (centro storico allargato). Verrà poi implementato il circuito di raccolta dedicato alle grandi utenze.

Pulizia strade. Spazio poi a una nuova struttura di pulizia delle strade, spazzamento manuale, con l'operatore ecologico dedicato solo allo spazzamento vero e proprio e distinte squadre operative per la gestione dei cestini, pulizia stalli. E il ritorno, in parte, alla “spazzatrice di quartiere”: una squadra che assicuri la sua presenza in una macro zona con servizi diversificati per i vari periodi dell’anno, specie nelle zone di flusso turistico. In sostanza lo spazzamento meccanizzato interesserà le “Direttrici” (strade a più alta frequentazione veicolare e pedonale), una volta al mese (con divieto di sosta) e il mantenimento giornaliero 6 giorni su 7, e il resto della città che verrà diviso in 10 zone con la “Spazzatrice di quartiere” con un operatore di supporto a terra (distinto dall’operatore ecologico di zona) al lavoro quotidianamente.

La visione. «L’obiettivo – spiega Lugliè – è di far salire la percentuale di raccolta differenziata entro il primo anno al 65 per cento, e di estendere ulteriormente il PaP. Ma soprattutto di attivare servizi sperimentali e tecnologici per raggiungere l’obiettivo della tariffazione puntuale. Si paga a seconda di quanto, e di come, si smaltisce».



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