La Nuova Sardegna

Sassari

Mezzo milione per il parco Mariani

Mezzo milione per il parco Mariani

Bonorva, la Regione finanzierà i lavori per il completamento della viabilità

13 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BONORVA. La giunta regionale ha finanziato con 580mila euro i lavori riguardanti la tenuta Mariani. Si tratta del completamento di un intervento per ridurre il rischio di frane e sistemare la viabilità interna, iniziato qualche anno fa, e per il quale il Comune, nel 2016, aveva già ottenuto un finanziamento di 350mila euro.

Sarà possibile sistemare la strada interessata da una frana e interdetta al traffico e ripristinare la circonvallazione dell’intero compendio. Il finanziamento segue la delibera, assunta all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale. «Si tratta di un primo passo giuridico per l’utilizzo di un bene acquistato nel 2013» ha osservato l'assessore all'Ambiente Aldo Salaris. L’amministrazione comunale guidata da Massimo D’Agostino intende curare l’ambiente e la tutela della flora e della fauna e soprattutto delle numerose specie autoctone, al fine di creare le condizioni necessarie per una ripresa economica in un particolare momento di stagnazione dovuto alla crisi, e gettare le basi di una programmazione di medio-lungo periodo, che prevede la valorizzazione in termini economici di tutte le risorse disponibili nel territorio di Bonorva. Una consapevolezza espressa dalla richiesta di un riconoscimento giuridico che inizialmente interesserà direttamente oltre 200 ettari, dei 707 disponibili, e lascerà i restanti 507 nella tutela dell’Ente regionale Forestas. Si potrà in tal modo pensare e realizzare un percorso secondo un modello, che vedrà coinvolta anche l’agenzia Forestas, e riguarderà principalmente la tutela ambientale di tutti gli elementi, naturali, archeologici e culturali presenti. Un modello che ricadrà su un’area che comprende anche tutti gli stabili oggi occupati da Forestas, la zona delle cascate, da tutelare nel loro valore naturale ed ambientale, e quella che si estende verso Sa Pala Larga dove, accanto alle tombe ipogeiche parzialmente ispezionate, recuperate ed in via di sistemazione, stanno venendo alla luce importanti siti archeologici che riportano alla preistoria e sono oggetto dell’attenzione della Soprintendenza belle arti e paesaggio di Sassari e Nuoro e di diverse Università straniere che sul sito hanno già eseguito ricerche e studi approfonditi.

Un primo passo che servirà per mettere a sistema un notevole patrimonio naturale e ambientale e inserirsi nei canali di finanziamento accessori al recupero di tutte le condizioni per renderlo perfettamente funzionante e funzionale.

Emidio Muroni

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative