La Nuova Sardegna

Sassari

Stintino si rimette in moto: «Più servizi per vincere»

di Nadia Cossu
Stintino si rimette in moto: «Più servizi per vincere»

Parrucchieri e centri estetici di nuovo aperti: un cliente alla volta ma va bene così. Il sindaco Diana: aspettiamo novità sui trasporti, intanto le prenotazioni tengono

13 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





STINTINO. È vero che Stintino “non è solo la Pelosa” ma quel colpo d’occhio di colori che dividono mare, cielo e terra – con sfumature ancora più intense in giornate ventose come quella di ieri – rappresentano il biglietto da visita per eccellenza. Quello che qualsiasi luogo turistico vorrebbe poter sfoggiare.

Il 12 maggio, però, intorno alla Pelosa c’è desolazione, bar e ristoranti sono chiusi, gli hotel ugualmente. La spiaggia, spettacolare, è deserta. C’è un silenzio quasi fastidioso, una sorta di ingratitudine davanti a quello splendido regalo che la natura sta offrendo.

«Non abbiamo mai visto Stintino così – commenta Antonella Mariani, titolare di un negozio di abbigliamento per bimbi e adulti in via Sassari, oltre che assessora comunale –. Ho riaperto non appena è stato dato l’ok alla vendita del vestiario per bambini, ma non è stato facile per niente. In paese ho tre punti vendita, quest’anno due rimarranno chiusi. Troppe spese e pochi incassi».

Passeggiare per la via principale del borgo in una mattinata soleggiata di quasi metà maggio non offre granché. I ristoranti sono chiusi, idem i bar e altre tipologie di negozi, come ovunque. Però, per la prima volta, grazie all’ordinanza del sindaco Antonio Diana hanno sollevato le saracinesche parrucchieri e barbieri. Maria Luisa è una di loro, prende l’appuntamento a un cliente sui gradini esterni del suo locale, entrambi indossano la mascherina: «Sono le 11.30 e ho potuto servire solo due persone – spiega – Devo farli entrare uno alla volta e poi quando vanno via sanificare tutto. Se prima potevo occuparmi di tre clienti insieme, ora non è più possibile». Ma l’importante è ricominciare e Stintino ha una gran voglia di ripartire. Marco Mancinelli ha un’enoteca a due passi dal municipio, lui ha tenuto aperto sempre, anche in piena emergenza Covid, quando per strada non girava nessuno. «L’ho fatto per dare un servizio al paese – dice – era importante. E lo è a maggior ragione adesso. Sento colleghi commercianti, anche grossi supermercati, che limiteranno l’apertura dei punti vendita perché c’è poca gente in giro. Non credo sia il ragionamento giusto. Le persone arrivano se offri loro un servizio. Solo così può ricominciare a girare l’economia. Serve coraggio».

Il sindaco Antonio Diana la pensa allo stesso modo: «In 20 giorni può cambiare tutto, vediamo cosa succede con i trasporti, è determinante. Le prenotazioni per luglio e agosto stanno tenendo, bisogna dare fiducia alla gente e metterla nelle condizioni di uscire e di riprendere a lavorare. Dal 18 potranno riaprire molte attività, se vogliamo far arrivare i turisti dobbiamo offrire servizi. Abbiamo le carte in regola».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative