La Nuova Sardegna

Sassari

Musica e laboratori nella quarantena dei disabili di Thiesi

Musica e laboratori nella quarantena dei disabili di Thiesi

THIESI. Quando le ristrettezze diventano opportunità. La lettera del presidente dell’associazione “Aquile in sicurezza”, Antonio Canu è un messaggio di speranza per tutti i disabili, che hanno...

15 maggio 2020
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THIESI. Quando le ristrettezze diventano opportunità. La lettera del presidente dell’associazione “Aquile in sicurezza”, Antonio Canu è un messaggio di speranza per tutti i disabili, che hanno vissuto la quarantena tra grandi difficoltà e voglia di resistere. La categoria del terzo settore è una delle più deboli ai tempi del Covid, ma il detto “Di necessità, virtù” è stato il comune denominatore per quest’associazione che ha fatto dei social un mezzo per animare le giornate trascorse in clausura dai ragazzi disabili. «Non avrei mai pensato, che questa quarantena, potesse rivelarsi per i nostri ragazzi speciali, come una grande occasione di creatività – così spiega Canu l’inizio di quella che è stata una prigionia senza spiegazioni – Ai primi di marzo, ci siamo trovati in poche ore, rinchiusi in casa per difenderci da un mostro sconosciuto e tutti abbiamo capito il perché. Lo stesso non è stato per i nostri ragazzi, fino al giorno prima, infatti, loro svolgevano tante attività con la cooperativa “Il Tralcio”, ma anche discipline come il ballo e il teatro avviati dalla nostra associazione “Aquile in sicurezza” e il calcio Integrato organizzato con Diretta Sport».

Da un momento all’altro il nulla, accompagnato dal silenzio delle istituzioni. «Provate a mettervi nei panni dei familiari, 24 ore su 24 chiusi in casa con i ragazzi, e riuscire a far capire che le attività erano sospese e non si poteva uscire – prosegue Canu – . I saggi della politica hanno dimenticato i disabili nelle varie “grida”, per ricordarsi di loro nelle ultime enigmatiche e poco comprensibili disposizioni».

Nonostante il silenzio burocratico familiari, operatori e volontari si sono posti il problema sul da farsi affinché i ragazzi non si sentissero soli e abbandonati. «Abbiamo costituito un gruppo whatsapp, messo insieme ragazzi, volontari e operatori e dato vita a laboratori online sul carnevale, la primavera, la Pasqua, la festa della mamma, con “Tutorial”, o tema spontanei ogni giorno”». La collaborazione tra volontari, familiari e operatori nella realizzazione e nella condivisione dei lavoretti ha da subito rallegrato le giornate dei ragazzi.

«Non sono mancate barzellette e indovinelli, canti e video con allenamenti e balli. È davvero commovente il legame instaurato tra tutti. Le giornate si colorano di attività, dal mattino alle 9 fino alle 22. Sarebbe interessante analizzare e rielaborare quanto è stato fatto. Una cosa è certa, i ragazzi, in questo tempo difficile hanno dimostrato che ognuno è abile, a modo suo, in qualcosa di particolare» ha concluso Antonio Canu.

Daniela Deriu

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