La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovi poveri post covid: le risorse non bastano

di Gavino Masia
Nuovi poveri post covid: le risorse non bastano

Il sindaco chiede alla Regione altri 300mila euro per far fronte alle domande «Situazione critica, centinaia di famiglie rischiano di rimanere senza i sussidi»

20 maggio 2020
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wPORTO TORRES. La crisi occupazionale in tempi di coronavirus ha creato i “nuovi poveri” in una città dove mancano progetti di lavoro e il numero della disoccupazione aumenta purtroppo in misura esponenziale. Proprio ieri il Comune ha inviato in Regione la richiesta di ulteriori fondi da destinare al bonus di 800 euro. Dall’analisi delle domande arrivate negli uffici sono infatti necessari altri 300mila euro per poter raggiungere tutti i nuclei familiari. È stato così sollecitato un aumento del finanziamento e l’accreditamento di quello già stanziato, per una cifra totale di un milione e 101mila euro. Gli uffici comunali hanno già proceduto ad effettuare i mandati di pagamento per l’intero anticipo erogato dalla Regione, pari a 198mila euro e le somme saranno accreditate nei prossimi giorni. Le domande vengono vagliate in base all’ordine di arrivo, così come prevede il bando e quindi evase in ordine cronologico.

«Gli uffici delle Politiche sociali hanno lavorato intensamente per dare risposte ai cittadini – assicura il sindaco Sean Wheeler – e nei giorni scorsi è partita una richiesta alla Regione: i fondi destinati al nostro Comune non sono infatti sufficienti a coprire tutte le richieste, che ricordo sono in totale 1224, e sono necessari al più presto altri 300 mila euro perché solo così potremo far fronte alle domande».

Le pratiche arrivate indicano che il Comune eroga in media 531 euro per ogni nucleo familiare richiedente e il finanziamento regionale totale sinora accreditato è di 992mila e 531 euro. «Questo non basta – aggiunge Wheeler –, anzi è necessario che la Regione accrediti da subito la seconda tranche già stanziata di 794.024 euro in modo tale da proseguire con l’iter dei pagamenti. Questi fondi devono però essere rimpinguati al più presto, perché rischiamo di tagliare fuori centinaia di famiglie: probabilmente c’è stata una sottostima delle esigenze della nostra popolazione, forse anche perché gli uffici regionali hanno dovuto usare i dati del censimento del 2011 che riportano un numero di disoccupati che non corrisponde più alla realtà». L’amministrazione ha già trasferito 11mila euro anche per la “Spesa sospesa”, e ci sono altri 5mila euro a disposizione per l’acquisto di viveri a lunga conservazione e prodotti per la casa e l’igiene alle famiglie bisognose. E nei giorni scorsi sono stati riaperti anche i termini per ricevere i buoni spesa solidali, la misura sociale per sostenere le famiglie colpite dalle difficoltà economiche dovute al Covid-19. Alla procedura, avviata dal settore Politiche sociali, possono aderire i cittadini che non hanno ricevuto il beneficio nel primo bando.

Possono fare domanda coloro che sono inizialmente rimasti esclusi, in quanto i criteri di assegnazione sono stati rimodulati. Tra coloro che non sono stati beneficiari dei buoni spesa nel primo bando possono partecipare anche i cittadini che hanno fatto richiesta del bonus regionale da 800 euro e che non l’hanno ancora percepito.

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