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Piscina comunale, il 17 dicembre la sentenza del Consiglio di Stato
SILIGO. Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda del concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un collaboratore tecnico per la manutenzione e gestione della piscina comunale. Dopo la...
20 maggio 2020
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SILIGO. Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda del concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un collaboratore tecnico per la manutenzione e gestione della piscina comunale.
Dopo la sentenza del Tar Sardegna, che aveva accolto il ricorso di due dei candidati, e aveva annullato gli atti del Comune di Siligo e condannato lo stesso al pagamento delle spese di giudizio, ed il ricorso del Comune al Consiglio di Stato, con richiesta di sospensione cautelare, ora il massimo organo della giustizia amministrativa si è pronunciato, accogliendo la richiesta di sospensiva del Comune di Siligo, e condannando i “resistenti” al pagamento delle spese di questa fase di giudizio. Ciò significa che rimangono sospesi gli effetti della sentenza del Tar, in particolare per quanto riguarda l’assunzione in servizio del vincitore del concorso. L’udienza per la sentenza di merito è fissata per il 17 dicembre. In quella sede, il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla possibilità o meno che un sindaco di un Comune al di sotto dei cinquemila abitanti, che per legge può ricoprire l’incarico di responsabile di servizio, possa in tale veste assumere anche il ruolo di presidente della commissione di concorso. Cosa che il Tar aveva escluso, e che invece il CdS ritiene “meriti apprezzamento. «La pronuncia – dice il sindaco Mario Sassu - è particolarmente favorevole al Comune perché viene riconosciuta, fin da questa fase, la fondatezza della tesi sostenuta in appello». Di diversa opinione Giovanni Mari, uno dei ricorrenti, che confida in una sentenza favorevole». (m.b.)
Dopo la sentenza del Tar Sardegna, che aveva accolto il ricorso di due dei candidati, e aveva annullato gli atti del Comune di Siligo e condannato lo stesso al pagamento delle spese di giudizio, ed il ricorso del Comune al Consiglio di Stato, con richiesta di sospensione cautelare, ora il massimo organo della giustizia amministrativa si è pronunciato, accogliendo la richiesta di sospensiva del Comune di Siligo, e condannando i “resistenti” al pagamento delle spese di questa fase di giudizio. Ciò significa che rimangono sospesi gli effetti della sentenza del Tar, in particolare per quanto riguarda l’assunzione in servizio del vincitore del concorso. L’udienza per la sentenza di merito è fissata per il 17 dicembre. In quella sede, il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla possibilità o meno che un sindaco di un Comune al di sotto dei cinquemila abitanti, che per legge può ricoprire l’incarico di responsabile di servizio, possa in tale veste assumere anche il ruolo di presidente della commissione di concorso. Cosa che il Tar aveva escluso, e che invece il CdS ritiene “meriti apprezzamento. «La pronuncia – dice il sindaco Mario Sassu - è particolarmente favorevole al Comune perché viene riconosciuta, fin da questa fase, la fondatezza della tesi sostenuta in appello». Di diversa opinione Giovanni Mari, uno dei ricorrenti, che confida in una sentenza favorevole». (m.b.)
