Area archeologica, la data di riapertura è ancora da decidere
PORTO TORRES. Il 18 maggio l’Area archeologica di Turris Libisonis non ha riaperto i cancelli «e ad oggi non abbiamo ancora una data certa, ma speriamo che giugno sia il mese giusto». La direttrice...
22 maggio 2020
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PORTO TORRES. Il 18 maggio l’Area archeologica di Turris Libisonis non ha riaperto i cancelli «e ad oggi non abbiamo ancora una data certa, ma speriamo che giugno sia il mese giusto». La direttrice dell’Antiquarium Turritano Maria Letizia Pulcini non si nasconde: i problemi creati dalla tempesta del Covid19 non sono semplici da risolvere in breve tempo come appare all'esterno, e il museo di Porto Torres rimane chiuso in attesa di sviluppi. «Stiamo lavorando per riaprire applicando i protocolli di sicurezza, ci sono adeguamenti da fare che richiedono tempo», confessa la direttrice che sulla riapertura dice: «Sarà graduale, ci sarà una prima fase sperimentale per comprendere se le soluzioni trovate risulteranno adeguate. Gli ingressi saranno contingentati, ridotti nel numero e quasi sicuramente su prenotazione. Poi si valuterà in base alla risposta e ci si adeguerà». Il contingentamento riguarderà anche il personale, in base alle regole sul distanziamento fisico.
L'area archeologica, dopo mesi di chiusura, è ricoperta di erba altissima e deve essere ripulita. Infine il museo: era già chiuso da diversi mesi per un restyling che ha subito una temporanea battuta d'arresto e ci saranno delle valutazioni da fare anche in virtù del finanziamento da 2,8 milioni legato all'ampliamento, ma la filosofia del riallestimento che prevede un racconto dalla fase precoloniale a quella romana non cambierà.
Emanuele Fancellu
L'area archeologica, dopo mesi di chiusura, è ricoperta di erba altissima e deve essere ripulita. Infine il museo: era già chiuso da diversi mesi per un restyling che ha subito una temporanea battuta d'arresto e ci saranno delle valutazioni da fare anche in virtù del finanziamento da 2,8 milioni legato all'ampliamento, ma la filosofia del riallestimento che prevede un racconto dalla fase precoloniale a quella romana non cambierà.
Emanuele Fancellu