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Flash mob degli ambulanti «Siamo degli invisibili»

Flash mob degli ambulanti «Siamo degli invisibili»

PORTO TORRES. Educati nella protesta ma determinati nel voler difendere un posto di lavoro sinora negato dagli atti ufficiali e dai Decreti emanati per l’emergenza Coronavirus. Sono gli ambulanti del...

23 maggio 2020
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PORTO TORRES. Educati nella protesta ma determinati nel voler difendere un posto di lavoro sinora negato dagli atti ufficiali e dai Decreti emanati per l’emergenza Coronavirus. Sono gli ambulanti del Sassarese che ieri pomeriggio si sono ritrovati davanti alla piazza della chiesa della Consolata per un flash mob che faccia capire alle istituzioni pubbliche il grande disagio che sta patendo questa categoria da tre mesi a questa parte. «Siamo considerati degli “invisibili" che non hanno mai ricevuto alcun indennizzo a nostro favore in questi mesi di inattività – ha detto l’ambulante sassarese Pino Esposito – e chiediamo di essere ascoltati per far valere le nostre ragioni di lavoratori che espongono i loro prodotti nelle fiere e nelle piazze».

Tra le loro richieste, contenute nel documento predisposto dall’associazione nazionale ambulanti, ci sono una quota a fondo perduto per i mesi di inattività, l’esenzione dalla tassa per il suolo pubblico, l'abolizione del fondo contributivo Inps almeno per il periodo relativo al Covid-19 e l'annullamento del contingentamento dei mercati. Queste misure vengono infatti giudicate da Ana indispensabili per cercare di fare ripartire nel migliore dei modi il settore, considerando che in tutto il territorio italiano ci sono 186mila piccole attività di ambulanti che stanno vivendo una situazione critica senza precedenti. A Porto Torres attendono da diverse settimane l’ordinanza del sindaco Sean Wheeler per il ritorno al mercato settimanale del giovedì, nello spiazzo di viale delle Vigne, ma l'apertura sinora è stata riservata solo al settore alimentari. La manifestazione di Porto Torres si è svolta in molte altre piazze italiane, in preparazione del raduno nazionale del 3 giugno a Roma. Dove gli ambulanti hanno già chiesto di voler parlare con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (g.m.)

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