La Nuova Sardegna

Sassari

Le palestre non riapriranno  

Luci spente nelle scuole di danza: i Comuni ci diano spazi all’aperto

Luci spente nelle scuole di danza: i Comuni ci diano spazi all’aperto

SASSARI. Il mondo del balletto spegne le luci delle palestre e le riaccenderà a settembre. Non riaprirà fino ad allora la stragrande maggioranza delle scuole di danza private che, alle prese con le...

25 maggio 2020
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SASSARI. Il mondo del balletto spegne le luci delle palestre e le riaccenderà a settembre. Non riaprirà fino ad allora la stragrande maggioranza delle scuole di danza private che, alle prese con le severe misure anti contagio, ha deciso di rimandare a quando l’emergenza sarà finita. Uno stop che coinvolge oltre un migliaio di persone tra allievi e insegnanti tra Sassari e i vicini centri. L’unica possibilità perché almeno a giugno e luglio si possa tornare a indossare le scarpette e che i Comuni concedano spazi pubblici, e già sono partite le richieste di molte scuole, riunite nella neonata associazione AssoDanza Italia.

«Non possiamo fare altro che aspettare – conferma Livia Lepri, direttrice della compagnia Danza Estemporada –. Non si può danzare con le mascherine. Servono superfici ampie per rispettare le norme sul distanziamento. E adeguare gli spazi comporta spese che, in questo duro momento di crisi, non sempre possono essere sopportate». «Anche io ho deciso di aspettare – spiega Rossella Serra, fondatrice e direttrice artistica del Balletto del Mediterraneo –. Sarei anche in grado di poter adeguare le mie sale. Ma penso alle mie allieve più piccole alle quali non riuscirei a imporre le distanze di sicurezza. Sono bambine abituate a coccolarsi tra loro, giocare stando a stretto contatto, hanno bisogno di carezze e abbracci anche da parte della loro maestra». Intanto continua la mobilitazione di AssoDanza Italia che ha portato i problemi delle scuole private fino al governo perché potessero avere voce. Spiega Giuseppina Perantoni, che a Porto Torres dirige la Abc ed è referente regionale per la Sardegna della nuova associazione: «Accanto al lavoro di pressing sul ministro dello Sport, in cui abbiamo trovato un interlocutore sensibile e disponibile, stiamo portando avanti una serie di richieste a Regione e Comuni, e l’amministrazione comunale portotorrese ci ha già concesso il parco Chico Mendes. «La danza non si vuole fermare ed è pronta a fare la sua parte nella rinascita del Paese – dice Maria Grazia Deliperi, che 35 anni fa ha fondato la scuola Arabesque –. Sassari dispone di tanti luoghi all’aperto dove poter riprendere a lavorare in sicurezza. Anche con spettacoli di danza urbana e performance in spazi pubblici. Però bisogna farlo subito, non c'è un minuto da perdere».

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